Acqui - Genova, sui treni cala la solita scure estiva
Un mese di bus sostitutivi ad agosto. Stop al servizio su rotaia anche in molti fine settimana
OVADA – C’è ora la conferma dell’ennesimo agosto complicato per i pendolari. Ma si farà tutto quel che è possibile per ridurre i disagi. La rassicurazione è arrivata l’altra sera nel corso del vertice tra i rappresentanti di Trenitalia, Rete Ferroviaria Italiana e Comitato Trasporti Valli Orba e Stura. Lo scenario, invero piuttosto sconfortante per chi viaggia, conferma che le prossime settimane per i pendolari saranno particolarmente complesse.
Poche certezze
Acqui - Genova, sui treni cala la solita scure estiva
Un mese di bus sostitutivi ad agosto. Stop al servizio su rotaia anche in molti fine settimana
A rappresentare l’associazione dei viaggiatori Simona Repetto, Mara Piana e Alessandra Rapetti. «L’unica piccola concessione – chiarisce quest’ultima – è una certa disponibilità a sdoppiare i bus per i primi tre treni del mattino e per quelli tra le 17.00 e l’ultimo della sera in modo da creare collegamenti un po’ più rapidi. Ma nel complesso gli orari rimarranno simili a quelli già usuali. Con il rischio di pesanti aggravi sui tempi di percorrenza e ulteriori difficoltà per chi deve andare a lavorare». Fin dal momento della comunicazione dell’interruzione nel mese d’agosto il comitato ha chiesto di poter vedere gli orari. Ad oggi non c’è una tabella, solo le indicazioni fornite a voce l’altra sera. «Ci siamo ritrovati – prosegue Rapetti – a incrociare codici e collegamenti per capire cosa succederà. Tra i problemi più gravi c’è lo spazio coperto tra le 9.00 e le 11.30 dei giorni feriali: quasi tre ore senza poter raggiungere Genova. Una situazione che inevitabilmente renderà ancora meno utilizzabile la linea con disagi nell’immediato e ripercussioni sul servizio».
Acqui - Genova, ancora guasti e ritardi
Treno fermo sulla linea
Situazione sospesa
All’incontro era assente annunciato Gianni Berrino, assessore ai Trasporti della Regione Liguria che nell’incontro precedente aveva chiesto in prima persona di poter accedere agli orari. Una raccomandazione evidentemente ignorata dai responsabili del servizio. Nel dettaglio quindi si viaggerà da Acqui a Campo Ligure in treno. A quel punto si dovrà scendere e salire sul bus per poi infilarsi nell’imbuto dell’A26. Da chiarire quali saranno le attese tra l’arrivo tre treni e le partenze dei bus, quanti saranno i posti realmente disponibili e quali direzioni prenderanno i collegamenti su gomma. Un vero labirinto. «Siamo rimasti in sospeso – conclude Rapetti – su un collegamento diretto tra Campo e Genova ovest. Nelle ultime settimane il calo del carburante ha indotto più persone a utilizzare il treno. Ecco perché non vorremo rivedere le scene degli anni passati con carenza di messi e passeggeri rimasti a piedi». Per ora la sensazione prevalente induce al pessimismo. Anche perché la movimentazione delle merci rimane l’esigenza principale che determina la rigidità negli orari degli spazi “lasciati” alle persone.