Luca Carosio: “Voglio un’Ovadese coesa e flessibile”
OVADA – Andava veloce da giocatore, una carriera terminata prestissimo a causa dei problemi al ginocchio. Va ancora più veloce ora che è diventato allenatore dell’Ovadese. Luca Carosio ha un obiettivo preciso: accrescere la competitività di una squadra che anche nell’ultimo anno ha faticato, tanto da sacrificare un mister preparato e molto ben visto come Stefano Raimondi. Carosio diventa allenatore dopo le esperienze in Prima con Pro Molare, Sexadium e Ponti. Il percorso di formazione è passato anche da Castellazzo sotto la guida di mister Adamo. “Ogni anno calcistico ti insegna qualcosa nel bene e nel male – racconta – Ho preso questa situazione con tanto entusiasmo. Sono molto sereno. Darò tutto. Se non andrà bene tornerò nelle categorie inferiori senza rimpianti”.
Il primo tassello della nuova squadra è Andrea Manno, solido centrocampista più di lotta che di governo bandiera dell’Acqui. Diversi i nodi da sciogliere: la presenza di Silvestri al centro della difesa, la conferma di Mutti che potrebbe rientrare a Tortona. “Lavoriamo tutti i giorni – prosegue l’allenatore – per allestire l’organico. Ma il primo obiettivo è creare coesione tra le parti di una società che prese singolarmente sono di altissimo livello”. Per il campo c’è un intendimento di massima su come giocare. “La base – conclude Carosio – può essere un 4-3-3. Ma in realtà ci adatteremo ai campi, agli avversari. Il mio calcio è fatto di flessibilità e interpretazione”.