L’Ovadese guarda al futuro “Eccellenza in tre anni”
Da destra Andrea Repetto (vice pres), Gian Paolo Piana (presidente) Luca Carosio (allenatore)
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Redazione  
12 Giugno 2022
ore
06:54 Logo Newsguard
Ovada

L’Ovadese guarda al futuro “Eccellenza in tre anni”

Presentata la prossima stagione con dirigenti e allenatori del settore giovanile. Primi movimenti sul mercato per arrivare a un super veterano

OVADA – Il campionato concluso da meno di dieci giorni è già alle spalle. L’Ovadese guarda al futuro e lo fa avendo già in pratica rinnovato il quadro tecnico che si occuperò della prima squadra. La presentazione ufficiale della nuova stagione ha confermato ciò che già si era capito da tempo. Il nuovo direttore sportivo sarà Gian Paolo Fallabrino, in panchina si siederà Luca Carosio, alla sua prima esperienza in Promozione dopo aver fatto bene a Molare e Sezzadio (dove ha incontrato Fallabrino). Per l’allenatore si chiude idealmente un cerchio dato che da giocatore aveva vestito per una stagione la maglia all’epoca nerostellata guidato da Dario Core. 

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Luca Carosio sostituisce Stefano Raimondi che sulla panchina ha vissuto di fatto un’unica stagione. L’allenatore potrebbe comunque rimanere in società, con un ruolo di coordinatore del settore giovanile agonistico, se accetterà l’offerta che gli è stata formulata qualche giorno fa. Raimondi ha chiuso il campionato con 46 punti. “Le mie squadre – si è congedato – non li avevano mai fatti il primo anno. Penso che ci fosse spazio per crescere. Abbiamo fatto cose buone, specie nelle partite in casa. In trasferta ci è mancata un po’ di personalità”. 

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Ad esprimere apprezzamento nei suoi confronti è stato l’altra sera Andrea Repetto, vice presidente. “Ha portato a Ovada cose che non ci sono mai state – ha spiegato – La nostra scelta è determinata dalla necessità di consolidare un gruppo di lavoro che si è aggregato attorno a Luca Carosio, a nostro avviso in possesso di tutti i requisiti per fare bene”. Cosa gli sia stato chiesto è presto detto. “Vogliamo fare un altro salto di categoria – spiega Gian Paolo Piana, presidente del sodalizio – Ci siamo dati tre anni di tempo per farlo con il nostro modo di fare le cose: attenzione al vivaio e un occhio alla sostenibilità economica. Non vogliamo fare salti nel buio”. 

Il primo tassello della nuova squadra potrebbe essere Andrea Manno, capitato di tante battaglie con la maglia dell’Acqui. Può giocare a centrocampo ma essere utile anche dal centro della difesa. Tra gli addii è certo quello di Samuele Sassari, talento inespresso dell’ultimo campionato. Il resto dovrà essere delineato nelle prossime settimane. 

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