Il “caso Tacconi” dà lustro al nostro ospedale
Stefano Tacconi, volto noto del calcio italiano
Generic, Home, Società
Massimo Brusasco  
31 Maggio 2022
ore
15:10 Logo Newsguard
Sanità

Il “caso Tacconi” dà lustro al nostro ospedale

Migliorano le condizioni dell'ex portiere. Parla il medico che lo ha in cura

ALESSANDRIA – «Avere Stefano Tacconi tra i pazienti fa sicuramente notizia, ma l’impegno che noi abbiamo messo, e stiamo mettendo, per salvare e curare l’ex portiere della Juventus e della Nazionale è uguale a quello che viene profuso per i 20-25 casi analoghi che trattiamo ogni anno». 

Dice così, in un’intervista pubblicata sul ‘Piccolo’ di stamani,  il dottor Andrea Barbanera, direttore della Neurochirurgia dell’ospedale Santi Antonio e Biagio, salito alla ribalta da oltre un mese per essersi occupato di Stefano Tacconi, 65 anni, ricoverato dallo scorso 23 aprile al nosocomio di Alessandria a causa di un aneurisma cerebrale.

Verso la riabilitazione

Le condizioni dell’ex numero uno della Juventus sono migliorate, tant’è che ha lasciato la Terapia intensiva per essere trasferito in Neurochirurgia. E, tra qualche giorno, potrebbe cominciare la fase di riabilitazione. «Tecnicamente – spiega il medico – possiamo dire che sta superando gli ostacoli previsti per questo tipo di problemi. Il recupero prosegue anche se, pur vigile, resta in stato confusionale». 

Il “caso Tacconi” dà lustro al nostro ospedale

Migliorano le condizioni di Tacconi

L'ex portiere di Juventus e Nazionale è ricoverato ad Alessandria

Poi, però, bisogna anche dire che   la presenza di un personaggio popolare sta dando notorietà all’ospedale di Alessandria e al reparto in cui è in cura. «Il nostro grande successo – puntualizza Barbanera – sta nel fatto che i famigliari di Tacconi hanno voluto che restasse qui. Avrebbero potuto trasferirlo altrove, senza alcun problemi. Il figlio, col quale ho instaurato un bel legame, s’è informato e ha scelto noi». 

SEGUI ANCHE:

ospedale tacconi
Articoli correlati
Leggi l'ultima edizione