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I numeri della Camera di Commercio di Alessandria
OVADA – Un numero crescente di aziende di dimensioni sempre più piccole. Il fenomeno, riassunto in numero dai dati messi a disposizione della Camera di Commercio di Alessandria, inquadra l’andamento dello scenario economico sul nostro territorio dal 2000 al 2020.
Sotto la lente d’ingrandimento è finito il settore della metalmeccanica, da sempre trainante per tutto l’Ovadese, e già analizzato nelle sue dinamiche proprio su queste pagine in molte occasioni. I dati sono stati presentati nell’ambito del “Talk Show” che ha chiuso “Ovada, il ‘900 è già futuro”, la mostra realizzata dall’Enoteca Regionale per celebrare la parabola imprenditoriale di Bovone, Ormig, Mecof e Vezzani.
Nel 2000 erano 36 le aziende registrate alla Camera di Commercio con codici di riconoscimento inseriti nel settore preso in esame. Nel 2020 compaiono nello stesso registro 87 imprese. Per contro il numero medio di addetti per azienda nel 2000 si attestava a 10.3. Vent’anni dopo il dato è sceso a 5.9.
Le medie sono sempre come il pollo di Trilussa. La verifica del dettaglio mostra uno scenario ancora più eloquente. Le aziende con oltre 31 dipendenti presenti sul territorio dell’Ovadese sono rimaste 2. Quelle con un numero compreso tra 16 e 30 sono cresciute da 5 a 8. Tra il 2019 e il 2014 le aziende tra 5 e 15 dipendenti sono cresciute da 9 a 14.
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Risulta quindi evidente come il grande boom si sia verificato in realtà di dimensioni molto contenute. Oggi sono 62 le aziende con un numero di addetti comprese tra 1 e 5. Nel 2000 il dato si attestava a 20.
Sono tredici i comuni dell’Ovadese che ospitano almeno una realtà produttiva inserita nel settore. Il centro zona è chiaramente trainante con 40 aziende, poco più del doppio rispetto all’inizio del secolo. Una crescita che si è accentuata nell’ultimo decennio. Nel 2019 infatti le realtà iscritte nei registri erano ancora 26; nel 2000 18.
Tra i paesi solo Silvano d’Orba, sul cui territorio è situata parte dell’area della Caraffa, supera le 10 aziende. A seguire Tagliolo Monferrato con numeri leggermente inferiori e Castelletto d’Orba. Numeri meno significativi tra Molare, Lerma, Trisobbio Belforte e Cassinelle.