Deposito nucleare, pronta la mappa delle aree idonee (ma è segreta)
Sogin l'ha trasmessa al ministero, che la pubblicherà solo dopo il parere positivo dell'Ispettorato per la sicurezza nucleare
Il Ministro Cingolani «È stata valutata l'ipotesi di entrata in esercizio del deposito per l'anno 2029, con individuazione del sito idoneo nel mese di dicembre 2023»
ROMA – L’interrogazione a risposta immediata di oggi alla Camera dei Deputati, da parte del capogruppo di Leu, Federico Fornaro, al Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, ha visto al centro del dibattito la questione Deposito Nucleare Nazionale e le aree potenzialmente idonee a ospitare il progetto di Sogin.
Fornaro, insieme a Riccardo Molinari (Lega) e a numerosi parlamentari italiani, è stato fra i firmatari della mozione unica approvata nell’aprile dello scorso anno proprio alla Camera per escludere il Piemonte, nonché le sue aree Unesco e tutte le zone agricole di pregio, dalla carta Cnai.
Deposito nucleare, pronta la mappa delle aree idonee (ma è segreta)
Sogin l'ha trasmessa al ministero, che la pubblicherà solo dopo il parere positivo dell'Ispettorato per la sicurezza nucleare
Quest’ultima, trasmessa da Sogin al Ministero lo scorso 15 marzo, è attualmente sottoposta al parere tecnico dell’Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione (ISIN), ottenuto il quale questa verrà approvata con decreto (di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili).
Tuttavia il decommissioning degli impianti nucleari italiani e la gestione dei rifiuti radioattivi preoccupano il nostro territorio e in particolare la provincia di Alessandria con ben 7 siti selezionati e comparsi sulla precedente Cnapi.
L’intervento alla Camera del capogruppo di Leu pone al centro la questione ‘luoghi e tempi’: «Siamo qui a richiedere quando sarà prevista la mappa aggiornata delle aree idonee e se essa terrà conto di eventuali auto candidature da parte delle amministrazioni locali, nonché quale sarà la tempistica finale per l’individuazione del sito».
Cingolani è chiaro: «La Cnai è stata elaborata da Sogin sulla base degli esiti della più ampia consultazione pubblica finora svoltasi in Italia: durante la consultazione pubblica 318 soggetti hanno presentato osservazioni, tutte pubblicate nei mesi scorsi. Il deposito è diventato una necessità urgente, dal punto di vista procedurale il Ministero della Transizione Ecologica acquisito il parere dell’ISIN (Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione), che si esprime entro 60 giorni approvi con proprio decreto la carta, la mappa aggiornata verrà quindi pubblicata sui siti internet di Sogin, dei ministeri e dell’ISIN. Entro 30 giorni dall’approvazione della Cnai la Sogin inviterà le regioni e gli enti locali delle aree idonee alla localizzazione del Parco Tecnologico a comunicare entro i 60 giorni successivi il loro interesse ad ospitare il parco stesso avviando nel contempo le trattative bilaterali ai fini dell’insediamento definitivo. È stata valutata l’ipotesi di entrata in esercizio del deposito la data 2029, con individuazione del sito idoneo nel mese di dicembre 2023».
Sogin ha trasmesso al Ministero della Transizione Ecologica la Cnai
La Carta delle Aree Idonee è ora al vaglio, in attesa di approvazione
Trasparenza e rispetto dei tempi, al di sopra di ogni sospetto, queste le parole di Fornaro che aggiunge: «C’è una necessità di proseguire in maniera condivisa e attenta l’individuazione del sito rispettando anche la mozione approvata in Parlamento, per tutelare le zone di pregio. Il deposito è un aspetto delicato, è nell’interesse di tutti arrivare a un soluzione che sia la più oggettiva possibile».
Dicembre 2023 sarà quindi il mese chiave per scoprire dove verrà ubicato il Deposito Nazionale.