«È in leggera crescita la curva dei contagi»
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Paolo Livraghi  
11 Marzo 2022
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Virus - L'analisi

«È in leggera crescita la curva dei contagi»

Le consuete valutazioni di Carluccio Bianchi, docente dell'Upo

Tornano a crescere, anche se di poco, i contagi, mentre dagli ospedali continuano ad arrivare ottime notizie. E se il Piemonte cresce meno rispetto ad Italia e Lombardia, Alessandria aumenta a una velocità superiore rispetto alla media regionale.

È questa, in sintesi, l’analisi di Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, che ‘legge’ i numeri della pandemia e osserva come «le indicazioni emerse a livello giornaliero ora trovino conferma anche su base settimanale. Vedremo a breve se si tratta di una situazione momentanea, di un rimbalzo temporaneo, oppure di qualcosa di più».

Nella classifica relativa all’incidenza dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti, l’Italia in testa a quota 503 e con una crescita percentuale del 22%, poi c’è Alessandria (374, più 9%), la Lombardia (318, incremento dell’11%) e il Piemonte (295, 6%). Il dato peggiore è del Vco, 414, quello migliore di Cuneo, 181.

A livello di numeri assoluti, Bianchi spiega che «la regione passa da 11923 a 12361 casi settimanali, 708 in più e 1804 al giorno. Traina sempre Torino, che incide per il 54%, mentre Alessandria resta stabile al 12% e Cuneo scende all’8%. Torna ad aumentare, dopo settimane di discesa, anche il tasso di positività, che era al 5,6% e che ora invece è al 6,4%».

Come detto, le buone nuove arrivano dal sistema sanitario: i posti in terapia intensiva passano da 36 a 29, minimo relativo di questa quarta ondata, con indice di saturazione pari al 4,6% rispetto al precedente 5,7%.
«Anche i ricoveri ordinari scendono, da 798 a 635, quindi 163 in meno, e il tasso di occupazione è al 9,3%. Discorso analogo vale per i decessi, 40 contro 68, mentre nell’Alessandrino scendiamo da 12 a 8».

Per concludere, consueto focus dedicato al nostro territorio: i nuovi contagi crescono di 121 unità, da 1411 a 1532 e sono 219 al giorno di media. «In questa fase i guariti, 1370, sono inferiori ai nuovi casi e nel bilancio conclusivo, che comprende ovviamente anche il numero dei decessi, i nuovi positivi sono 154 in più. Il totale adesso recita 3248, un dato che corrisponde allo 0,8% della popolazione. Insomma, in vista della fine dello stato di emergenza bisogna ancora essere prudenti, soprattutto se consideriamo la cifra relativa alle vaccinazioni dei bambini. Purtroppo ancora molto bassa».

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