L'Ovadese in piazza per la pace: «Stop alla guerra e alle armi»
In mille davanti al Monumento dei caduti
Il racconto dei volontari al lavoro in questi giorni nel salone degli Scolopi
OVADA – Un’imponente dimostrazione di solidarietà. Da qualche giorno il salone degli Scolopi è stato adibito alla raccolta di aiuti destinati all’Ucraina. A fare da referente padre Ugo Barani. “Sono in contatto – spiega – con il Sermig di Torino, gli Alpini di Novi Ligure e naturalmente con i miei confratelli e con Eugenio, un uomo ucraino che è stato presente anche ad Ovada per effettuare lavori dagli Scolopi oltre che nella casa di montagna di Balme”. I messaggi che arrivano sono strazianti. Accanto a lui c’è chi sta gestendo il materiale in arrivo dalle famiglie ovadesi: il suo telefonino continua a suonare e si susseguono messaggi. Gli Scolopi tra l’altro oltre ad avere il Provinciale in Polonia con il quale Padre Ugo ha sempre avuto contatti, hanno tre sacerdoti che lavorano in Ucraina e che hanno deciso di rimanere nelle loro parrocchie per sostenere spiritualmente la gente e presto anche materialmente.
L'Ovadese in piazza per la pace: «Stop alla guerra e alle armi»
In mille davanti al Monumento dei caduti
C’è anche una piccola osservazione da fare. “Stiamo – dicono i volontari – selezionando la merce e francamente ci troviamo di fronte a chi ci ha portato indumenti sporchi ed altri di natura strettamente personale che in questi momenti non servono. Comunque grazie a tutti, ma con un po’ di attenzione nella consegna”.