Gnocchetto, 77 anni fa il deragliamento del treno
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Redazione  
27 Febbraio 2022
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Ovada

Gnocchetto, 77 anni fa il deragliamento del treno

OVADA – Quest’anno ricorre il 77° anniversario del deragliamento ferroviario avvenuto il 27 febbraio 1945 a Gnocchetto, nel territorio del Comune di Tagliolo-Belforte (oggi Comune di Belforte). Sulla linea ferroviaria Genova-Acqui, i partigiani organizzarono un attentato ad un treno tedesco che di notte pattugliava la linea per evitare sabotaggi. Purtroppo, verso le ore diciannove, giunse al Gnocchetto, in località Santo Criste, il treno accelerato per Torino, carico di pendolari, che raggiungevano le famiglie sfollate in Piemonte.

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Ricostruzione storica

L’accelerato era in forte ritardo e non avrebbe dovuto transitare sulla Genova-Acqui, ma vi era stato deviato a causa di eventi bellici che ne avevano determinato il cambio di percorso. Quando il treno giunse nel punto in cui erano stati allentati alcuni bulloni dei giunti delle rotaie, la motrice si staccò dalle vetture, la prima vettura ed il bagagliaio si rovesciarono in un ritano e le altre vetture si inclinarono su un fianco. Il deragliamento ebbe luogo sul ponte che collega la galleria della Rocca con la galleria del Ciso, nella valle del Rio Ceci, sul confine con la Liguria. Secondo recenti aggiornamenti, quindici persone morirono sul posto.

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L'episodio, avvenuto nella frazione ovadese, risale al 27 febbraio 1945

Conseguenze e ripercussioni

Intervennero i militi della Croce Rossa di Genova ed una parte dei feriti vennero trasportati all’ospedale di Ovada ed al San Martino di Genova. Le opere di soccorso furono ardue; giunsero medici, vigili del fuoco, furono usate fiamme ossidriche per liberare gli imprigionati tra le lamiere. Uno spettacolo terrificante, tra pianti, lamenti, urla. I tedeschi fecero distribuire un manifestino, dal quale risultavano 26 morti e 40 feriti. All’alba, erano pronti a bruciare tutto l’abitato di Gnocchetto, se tra le vittime si fosse trovato un solo tedesco. Ciò non accadde e la frazione fu salva.

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Elenco delle vittime

Domenico Camera nato a Tagliolo, residente a Genova, 33 anni, manovale

Martino Daidone nato in provincia di Catania, residente a Genova, 36 anni, marittimo

Alberto Ferrando di Genova, 44 anni, esercente

Adolfo Lanzarotto di Genova, 42 anni, pescivendolo

Giuseppe Musumeci nato in provincia di Catania, residente a Genova, 23 anni, marittimo

Antonino Marino nato a Palermo, residente a Genova, 42 anni

Andrea Scurfoglizzo nato in provincia di Napoli, residente a Genova, 38 anni

Aristide Monzeglio nato a Murisengo, residente a Genova, 50 anni

Giuseppe Cabella nato a Gavi, residente a Genova, 39 anni, operaio

Giuseppe Cavallero nato a Borgoratto, residente a Genova Sestri, 40 anni, elettricista

Virginia Lolli di Rapallo, 32 anni

Bruno Cevasco di Bargagli, 30 anni, contadino

Domenico Guarnaschelli nato in provincia di Pavia, residente a Chiavari, 61 anni, conduttore ferrovie

Giuseppe Romano nato in provincia di Bari, residente a Genova Rivarolo, 52 anni, manovale

Demetrio Massimo Marzocchi di Torino, 36 anni, falegname.

Vittime decedute in altra data, in seguito alle ferite riportate: Vittorio Sgarlata, Armando Landi, Secondo Barboro.

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