Velocità e scarsa illuminazione: «Attraversare è sempre più pericoloso»
La denuncia dei residenti di alcune zone della città
OVADA – Velocità spesso eccessiva, punti in cui la visibilità non è sufficiente. Attraversare la strada, specie nelle ore serali, diventa spesso un terno al lotto per tanti cittadini ovadesi che abitano nei punti più trafficati. Corso Italia e corso Saracco in particolare.
Ma anche via lung’Orba e via Gramsci sono gli snodi del centro in cui negli anni la sicurezza dei pedoni è diminuita in tendenza inversamente proporzionale alle abitudini di troppi automobilisti con il piede pesante. E il problema sta anche nella difficoltà a mettere in atto controlli puntuali, mettere in pratica quella funzione di deterrente sempre necessaria.
Passaggi critici
«Qualche sera fa ero sulle strisce. Ho atteso. Appena ho iniziato a camminare è arrivata una macchina a forte velocità. Si è fermata all’ultimo». La testimonianza è di un nostro lettore, il punto indicato è il primo tratto di corso Saracco, subito dopo la svolta per via Ruffini.
Problemi di visibilità si verificano anche più avanti, specie tra il passaggio a livello e la rotonda di corso Italia. A complicare la situazione le molte auto in sosta, specie nei fine settimana, fuori dagli spazi consentiti sulla strada. A breve distanza, proprio in corso Italia, il passaggio più delicato è in prossimità della chiesa di San Paolo.
Intervento oneroso
Sono 14 gli attraversamenti pedonali di corso Saracco, quella che rimane la via più popolosa della città. In prossimità di piazza XX Settembre l’intervento è stato completato anni fa: allontanare le strisce dall’innesto della strada, allargare l’aiuola per impedire la sosta momentanea con le quattro frecce dove non è opportuno. La decisione fu adottata all’ennesimo incidente. Il rischio si è solo spostato qualche decina di metri più avanti.
«Volevamo intervenire qualche anno fa – precisa all’assessore alla Viabilità, Sergio Capello – ma per quei progetti erano arrivati fondi da bandi regionali che non ci sono più. Il problema c’è, è giusto affrontarlo, ma il guaio sono i soldi: un intervento così sarebbe costoso e dovremo capire quanto». Dell’argomento si è discusso anche in Commissione Lavori Pubblici, presieduta da Angelo Priolo (Ovada viva). Di fatto una soluzione non c’è.