Strada del Turchino, il ripristino alla terza fase
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Redazione  
13 Dicembre 2021
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Ovada

Strada del Turchino, il ripristino alla terza fase

Reti paramassi e sensori nel tratto accanto a frazione Gnocchetto

OVADA – Bisognerà valutare se il maltempo degli ultimi giorni produrrà degli effetti. Anas però è ragionevolmente convinta di portare a termine l’intervento nei tempi già previsti. Nel frattempo, al chilometro 75 il senso unico alternato, applicato prima della svolta per la chiesa di Sante Criste, è sparito qualche giorno fa. E’ stata completata la pulizia della parete e l’installazione delle reti protettive in aderenza. I riflettori sulla strada del Turchino sono però puntati un po’ più avanti verso il confine, anche se con l’apertura di un senso unico sulle 24 ore l’emergenza primaria legata alla mobilità è stata risolta.

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Dirittura d’arrivo

Le gigantesche reti paramassi installate dall’impresa Alta Quota sono ben visibili anche dalla strada e rappresentano il segnale che l’intervento di ripristino della strada è arrivato alla sua fase decisiva. «I tempi ricalcano quello che erano già stato indicato nel cronoprogramma del cantiere – spiegano da Anas – La normalità potrebbe essere ripristinata entro la fine dell’anno». Il condizionale e la prudenza sono giustificati dalla delicatezza della fase in corso. L’ultimo passo sarà l’installazione dei sensori per monitorare le vibrazione sul versante e, contemporaneamente, le sollecitazioni alle quali saranno sottoposte le reti. «Un sistema – concludono da Anas – abbastanza sofisticato che permetterà di essere del tutto tranquilli».

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Pubblicata l'ordinanza di Anas dopo le voci dei giorni scorsi 

Odissea infinita

Al termine delle operazioni si potrà dire finalmente superato il periodo più difficile, contraddistinto dal pasticcio burocratico nel passaggio tra Provincia di Alessandria e Ente di Stato. I primi problemi risalgono al novembre 2019, la chiusura totale e prolungata del passaggio è stata adottata dalla Provincia stessa per evitare le continue violazioni del divieto di transito da parte di chi arrivava dalla Valle Stura.

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