«Virus: la situazione è discreta. I contagi salgono, ma di poco»
Le consuete valutazioni di Carluccio Bianchi, docente Upo
Sostanzialmente, rispetto al precedente aggiornamento, la situazione resta invariata. E quindi discreta, almeno per quanto riguarda il Piemonte.
A sottolinearlo è Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, secondo il quale «trova conferma la tendenza di un’Italia che procede a due velocità: i numeri nazionali sono in aumento, ma il traino è rappresentato soprattutto da Lombardia, Lazio, Campania, Veneto e Friuli Venezia Giulia. La nostra regione, a sua volta, evidenzia una crescita, ma a un ritmo che è molto più basso rispetto alla media nazionale».
Queste valutazioni trovano riscontro numerico nell’analisi della graduatoria relativa all’incidenza: l’Italia è saldamente al comando, ancora una volta sopra il muro dei 50 (53), seguono Alessandria a 39, Piemonte a 38 e Lombardia a 34. La migliore realtà regionale questa volta è il Vco (27), la peggiore invece è Asti, che arriva fino a 43.
Per quanto riguarda i numeri assoluti, il Piemonte sale da 1545 a 1623 contagi settimanali, 78 in più, con una variazione in percentuale del 5%. «L’Italia però è al 14% e la Lombardia addirittura al 18% – confida Bianchi – mentre i casi medi al giorno sono 232. Traina, a sorpresa, Biella, con un contributo di 35 unità, poi Alessandria, Torino e Novara. Solo Vercelli è negativa, le altre stabili».
Gli asintomatici, attualmente al 62%, si confermano su livelli molto alti, quasi ai massimi storici, mentre gli ‘extra protocollo’ sono fermi all’11%. «Il tasso di positività è fermo al 5% – osserva il professore – ma se analizziamo le sole ‘teste’ si alza un pochino, segnale del fatto che si potrebbe migliorare in termini di tracciamento. Per quanto riguarda la pressione ospedaliera, invece, ci sono leggere oscillazioni al rialzo, ma la sostanza non cambia di molto. I ricoveri in terapia intensiva erano 18 e sono 21, con tasso di occupazione al 3,3%, gli ospedalizzati invece crescono di 25 unità, per un totale di 206. L’indice di saturazione raggiunge il 3,5%, ma le soglie di criticità, per entrare in zona gialla oltretutto, sono ancora molto lontane».
Sul fronte dei decessi, a livello regionale scendiamo da 11 a 10, ma ben quattro sono ascrivibili all’Alessandrino, peraltro tutti comunicati nella giornata di ieri.
Concentrando l’attenzione proprio sul nostro territorio, emerge che i contagi settimanali salgono da 128 a 162, ma sul bilancio incide il pessimo risultato dello scorso fine settimana, quando avevano raggiunto cifre molto alte sia sabato che domenica. «È vero – conferma Bianchi – le nostre valutazioni sono su base settimanale, e le cifre basse degli ultimi giorni vengono compensate dalle punte del precedente weekend. I casi medi giornalieri, però, restano 23, una cifra attorno alla quale ci aggiriamo da qualche tempo. Il quadro, nel complesso, è discreto».
Analizzata la situazione relativa ai decessi, il bilancio si completa con i guariti, che stanno aumentando e che sono 130, con i nuovi attualmente positivi che crescono di 28 unità. «Il totale – conclude il professore – recita 354, corrispondente allo 0,09% della popolazione. Migliora il quadro ad Alessandria città, che ha 69 positivi, mentre c’è un vero e proprio caso Tortona, che sale a quota 38. Male anche Novi, con 24, scende Ovada, che però resta a 39».