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    “Colori
    Le amiche, Emilio Scarsi
    Cultura, Generic, Home
    Giulia Bocchio  
    29 Ottobre 2021
    ore
    07:30 Logo Newsguard
    Enoteca Regionale

    “Colori e profumi” tornano in Piemonte le opere dell’artista Emilio Scarsi

    Una mostra che celebra, ai cento dalla nascita, le tele del pittore nato a Rocca Grimalda 

    È in corso in queste settimane, presso l’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato, con il sostegno della Regione Piemonte e della città di Ovada, la mostra “Emilio Scarsi colori e profumi”, interamente dedicata al pittore originario di Rocca Grimalda, in occasione dei cento anni dalla nascita.

    A celebrare Emilio Scarsi ci sono le sue stesse opere, frutto di un’instancabile sinergia fra colore e paesaggio naturale.

    “Le colline, le vigne, i colori meravigliosi di tutte le stagioni, insieme al mare hanno rappresentato il forte legame fra Emilio Scarsi e l’Ovadese – fa sapere il Presidente dell’Enoteca Mario Arosio– Siamo onorati di ospitare questa importante mostra e ringraziamo la famiglia per aver condiviso con noi questo progetto”.

    Ispirazione a colori

    Ma cosa c’è ancora di verde e fiorente nelle opere di Emilio Scarsi, artista vissuto fra le terre di Rocca Grimalda e Torino?

    Osservando i suoi lavori l’occhio non può che essere attratto da quel sapiente uso materico e vivace del colore, ogni tinta utilizzata sembra suggerire un impeto sincero e necessario, come un atto comunicativo volto a omaggiare lo scorcio di una natura mutevole e sempre in divenire, misteriosa ma anche accessibile all’uomo comune.

    Il moto del pennello di Scarsi ne racconta la vita e l’impegno nei confronti dell’arte, la figlia dell’artista, Antonella, ricorda così la genesi e le tracce su tela del padre “Questa mostra, grazie al contributo della regione e della stessa Ovada è molto importante poiché riporta le opere di mio padre in quello che è stato il suo territorio di origine – racconta Antonella – Questi sono i suoi luoghi, a partire da Rocca Grimalda: visse in una famiglia numerosa e patriarcale, poi studiò a Genova, sino al trasferimento a Torino. Si tratta di una celebrazione delle radici, mio padre nutrì sempre un forte legame, come uomo e come artista, nei confronti della bellezza del Piemonte”.

    Emilio Scarsi, dal 1985 sino al 1993, anno della sua scomparsa, fu presidente del Piemonte Artistico e Culturale, un impegno portato avanti con grande entusiasmo e dedizione, non senza una spiccata attitudine all’organizzazione: “Mio padre non rappresentava il prototipo dell’artista fuori dalle righe, pieno di stravaganze, era un padre di famiglia con un animo improntato all’organizzazione di mostre ed eventi artistici, aveva una visione vera e propria in questo senso” spiega Antonella.

    Scarsi fu accostato, per un periodo, al movimento dei Fauves francesi per l’immediatezza nell’utilizzo del colore puro, fra timbri alti e vivaci contrasti.

    “Dipingeva sempre dal vero – prosegue Antonella ricordando l’artista al lavoro – ricercava i colori più vividi, le linee consone al suo estro, e aveva un rapporto speciale con la luce che riproponeva sotto forma di tocco materico. In seguito i suoi quadri ebbero uno sviluppo più legato all’astrattismo”.

    Un allestimento ricco di pezzi simbolici, atti a omaggiare il pittore piemontese e l’immaginifica natura del nostro territorio per riscoprirne la poesia e i misteri.

    La mostra, inaugurata il 13 ottobre, sarà aperta al pubblico fino al 7 novembre, da mercoledì a sabato, dalle 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30.

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