L'acuto dell'Asca, la conferma del Frugarolo: tutti i risultati di giornata
I finali, le classifiche, i marcatori: ecco com'è andata oggi
Tra infortuni e carenza il campionato si sta facendo complicato
OVADA – Meno di sessant’anni in tre. Di necessità bisogna fare virtù, almeno a quanto insegna la saggezza popolare. E così ieri mister Raimondi ha rotto gli indugi. Tre attaccanti sotto i vent’anni. Il più giovane Barletto, già autore dell’illusoria rete sul campo del Trofarello, poi El Amraoui e Mazzotta nelle posizioni abituali. Fuori Nelli, prelevato in estate per essere al centro dell’attacco, retrocesso all’altezza dei centrocampisti Sassari, “vittima” di una situazione contingente ancora fortemente condizionata dagli infortuni di Gallo e Pellegrino. “Volevo una squadra più aggressiva – ha commentato al termine della gara Stefano Raimondi – e non piatta com’era successo nelle uscite più recenti. In parte ci siamo riusciti, pur con problemi ancora evidenti”.
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A spaventare l’ambiente ovadese è la carenza di pericolosità offensiva. Una solta rete in tre gare, in realtà un autogol contro la Valenzana, pochissimi i pericoli reali alla porta di tre avversarie di caratura come Santostefanese, Valenzana e Arquatese. “La situazione è questa – prosegue l’allenatore – nell’immediato non possiamo che cercare di affrontarla. Chi ha giocato davanti ci ha messo voglia ed energia. Abbiamo fatto qualche errore nel reparto arretrato che di solito non facciamo. Per fortuna non li abbiamo pagati”. Colombo, alla quarta partita da titolare, ancora non è riuscito a incidere. Di lui si ricorda solo una punizione sbilenca dalla distanza e poche giocate. Sassari, toccato duro nel primo tempo, ha giocato una gara anonima per farsi notare solo nel finale con un destro dal limite.
Raimondi e Vennarucci, 'nemici' per una domenica
Ovadese-Arquatese, piatto forte della quinta giornata, è derby estremamente delicato
Consola la considerazione di un calendario finora piuttosto complesso come testimoniato dalla posizione delle avversarie affrontate finora: tutte (con l’eccezione della Pastorfrigor) sono nelle prime posizioni. Non è così per il Mirafiori, prossima avversaria che precede di una lunghezza Gaione e compagni. La sfida è di quelle che possono iniziare a determinare in quale posizione di classifica la squadra ovadese dovrà lottare. Per questo è meglio arrivarci preparati. “Siamo consapevoli di dover lavorare tanto”, conclude l’allenatore che probabilmente non pensava di trovarsi in queste condizioni dopo cinque partite.