“Contagi, bene il Piemonte. E la provincia è in miglioramento”
Le riflessioni (e i grafici) del professor Bianchi dell'Upo
ALESSANDRIA – A livello nazionale stiamo assistendo a una stabilizzazione dei nuovi contagi, ma l’Italia viaggia chiaramente a due velocità. È quanto emerge dalle consuete valutazioni di Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, che nell’analizzare i dati della pandemia, ‘promuove’ la nostra regione.
«Il Piemonte, anche se con andamento a tratti leggermente altalenante, è in discesa e si conferma tra le migliori realtà italiane: al Sud, infatti, con particolare riferimento alle regioni turistiche, la situazione è allarmante, con Sicilia, Sardegna, Puglia e Calabria che stanno peggiorando in maniera sensibile. E che, aggiungo, sono anche agli ultimi posti della classifica per quanto riguarda la percentuale di popolazione vaccinata. Noi compensiamo, insieme a Lombardia e Veneto».
Capitolo incidenza
Nella graduatoria dell’incidenza dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti, l’Italia è in testa a quota 75, seconda Alessandria a 40, poi Piemonte a 36 e Lombardia a 33. «Per fare un esempio che ritengo estremamente eloquente – aggiunge Bianchi – la Sicilia è addirittura a 192, con gravi criticità anche in termini di pressione ospedaliera. Tutte le province del Piemonte sono sotto i 50, la migliore della settimana è Cuneo, con 23, mentre la peggiore è Biella, che arriva a 49».
In fatto di numeri assoluti, il Piemonte scende da 1.674 a 1.518 contagi settimanali, 156 in meno, con una riduzione percentuale pari al 9%. «Sono 217 casi al giorno in media – chiarisce il professore – e il traino, in questo caso, è rappresentato da Cuneo e da Novara, che mostrano un sensibile decremento, ma anche la stabilità di Torino incide in maniera positiva».
Il tasso di positività
In aumento gli asintomatici, dal 42 al 49%, calano di conseguenza i sintomatici ‘extraprotocollo’, dal 24 al 22%, mentre il tasso di positività è pari all’1,4% (sulle ‘teste’ è al 5,2%). In calo gli episodi ascrivibili alle Rsa, dove si registrano in media 5 casi al giorno contro i 6 dell’aggiornamento precedente, mentre è ancora poco significato l’incremento dei ‘casi importati’.
Pressione ospedaliera: se le terapie intensive sono stabili (passano da 11 a 12, con tasso di occupazione dell’1,9%), è un po’ più evidente la crescita dei ricoveri ordinari. «Passano da 127 a 143 – osserva il docente – ma l’indice di saturazione è ancora basso, al 2,5%, con soglia critica che resta lontana».
Qui 24 casi al giorno
Infine il focus sull’Alessandrino, con i contagi settimanali che erano 168 e che diventano 165, 3 in meno, e con una riduzione percentuale del 2%.
«Siamo sostanzialmente stabili – conferma Bianchi – ma anche qui si osserva una tendenza al miglioramento, con 42 positivi in meno rispetto a martedì scorso. I casi medi sono 24, ci aggiriamo intorno a questa cifra oramai da un po’ di tempo, ma è molto elevato il numero dei guariti, 207 in più in sette giorni».
Gli attualmente positivi sono in totale 349, 90 dei quali soltanto nella città di Alessandria.