«Alessandria? È la provincia ‘migliore’ in Piemonte»
Le valutazioni di Carluccio Bianchi: «Da noi 4 casi al giorno, in regione l’aumento è invece più evidente»
ALESSANDRIA – «A livello nazionale, siamo a tutti gli effetti alle prese con la quarta ondata della pandemia. In Piemonte saliamo, ma a un ritmo inferiore, e Alessandria è la provincia che va meglio».
Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, delinea un quadro che è nuovamente caratterizzato da molte criticità, anche se la totale assenza di pressione sulle strutture ospedaliere rappresenta un aspetto rassicurante.
«Se prendiamo in considerazione la consueta graduatoria relativa ai nuovi contagi ogni 100mila abitanti, le distanze aumentano sensibilmente: Alessandria è a 6, il Piemonte a 8, la Lombardia a 18 e l’Italia addirittura a 19, con tempo di raddoppio stimato in nove giorni. Per quanto riguarda la nostra regione, come si diceva, la crescita è più contenuta, perché passiamo da 226 a 342 casi settimanali, 116 in più e con una variazione percentuale pari al 51%. A livello nazionale, tanto per rendere l’idea, siamo al 78%».
Il traino è rappresentato, come sempre, da Torino, ma tutte le province hanno segno ‘più’, anche se Alessandria – come analizzeremo in modo più dettagliato più avanti – cresce solo di tre unità. Un dato più accettabile, se paragonato alle realtà più vicine.
Gli asintomatici salgono leggermente, dal 48 al 51%, le Rsa sono sostanzialmente stabili, mentre nel bollettino è scomparsa la ‘voce’ relativa alle scuole, sostituita – siamo in periodo di ferie – dai casi importati.
Le notizie migliori, ancora una volta, arrivano dagli ospedali: le terapie intensive erano 4 e rimangono 4, con indice di saturazione bassissimo, allo 0,6%, mentre i ricoveri decrescono di altre 15 unità e sono 49 in tutto il Piemonte. I decessi salgono da uno a due. «L’andamento oscillatorio di asintomatici e di sintomatici extra protocollo – chiarisce il professore – indica che si sequenzia troppo poco, stiamo sprecando un’altra grande occasione».
Anche Alessandria, nel bilancio settimanale, mostra una crescita, ma i numeri sono appunto molto bassi. Si passa da 22 a 25 contagi, 3 in più e una variazione percentuale pari al 14%, di gran lunga inferiori ai dati altrui che abbiamo analizzato in precedenza.
«In media sono 4 casi al giorno – conclude Bianchi – e la speranza è quella di confermarsi su questi livelli. I guariti in più sono 18, quindi il saldo torna a essere negativo, con 7 nuovi positivi che si aggiungono ai 61 precedenti. Per quanto riguarda i decessi, invece, la nostra provincia ha battuto il precedente record relativo allo scorso mese di agosto: nell’Alessandrino, infatti, non ci sono vittime da 51 giorno consecutivi».