Due cigni per il laghetto: festa a Villa Gabrieli
OVADA – Lei è Lola, lui Scià, come il predecessore. La cerimonia di benvenuto per i due cigni che abiteranno nel laghetto di villa Gabrieli è in programma per domani pomeriggio, lunedì 2 agosto, a partire dalle 15.00. Assieme ricorderanno la storia del parco, in particolare le donna che ispirò ad Attilio Odero l’idea di realizzarlo assieme alla villa. I due animali sono stati donati dopo la scomparsa, la scorsa settimana, del loro simile che da molti anni rappresentava il simbolo dello spazio verde.
Per l’occasione è stato organizzato un concorso di disegno aperto a tutti i bambini che vorranno partecipare, i primi tre saranno premiati fino al termine del pomeriggio. I due volatili sono stati donati da Pupa di Salvo che con “Le Rose Make Up” ha già partecipato a più di un’iniziativa di promozione legata alla prevenzione oncologica, e Fondazione Cigno, uno dei due soggetti cittadini impegnati sul tema assieme ad associazione Vela. «I due cigni – racconta proprio Pupa di Salvo – arrivano da un allevamento di Bra. Abbiamo contattato diverse realtà prima di individuare questa soluzione. Sono già abituati a stare assieme, sappiamo che andranno d’accordo tra loro».
Si tratta di un cigno nero maschio e un cigno reale femmina, rispettivamente di due e tre anni d’età. «Abbiamo scelto questa via – prosegue di Salvo – perchè tra i requisiti era necessario che non si potessero riprodurre». La Scià Lola è la figura cardine della storia del parco, ovvero Dolores Gabrieli, donna al quale Attilio Odero era sentimentalmente legato e per la quale decise di realizzare, affidandola all’architetto Michele Odini, la realizzazione di villa e giardino tra il 1910 e il 1913.
La donna era discendente di una famiglia veneta migrata in Argentina. A Ovada condusse una vita agiata (per i canoni dell’epoca) dopo aver conosciuto Odero in uno dei viaggi in America Latina piuttosto frequenti per l’uomo simbolo della cantieristica genovese della sua epoca. Il cigno scomparso la scorsa settimana a causa dell’età era molto apprezzato da tutti i visitatori dell’area, in particolare i bambini. Senza di lui negli ultimi giorni il lago è apparso insolitamente vuoto.