La “Strada del Vino” che unisce 109 comuni del Monferrato
Da Casale a Bosio: quattro percorsi naturalistici per un totale di quasi 700 km
ACQUI TERME – Un progetto che unirà ben 109 comuni della provincia e che si snoderà su un percorso di 670 km.
Nella giornata di venerdì 9 nella Sala del Consiglio di Palazzo Levi i sindaci di Acqui Terme, Casale Monferrato e Ovada, in collaborazione con la Camera di Commercio di Alessandria e Asti, hanno presentato ufficialmente “La strada del vino Gran Monferrato”, un itinerario turistico studiato per valorizzare i luoghi e i paesaggi più suggestivi del Monferrato.
Trait d’union le eccellenze vitivinicole caratteristiche delle tre aree coinvolte, nelle quali vengono prodotte più di 20 varietà tra vini Docg e Doc.
“La strada del vino Gran Monferrato” comprende quattro diversi itinerari: la “Strada del Grignolino” (da Casale Monferrato a Lu e Cuccaro Monferrato, 206 km con 34 Comuni coinvolti), la “Strada dei Fiumi del Vino” (da Fubine a Sezzadio, 125 Km e 18 Comuni), la “Strada degli Aromatici” (da Castelnuovo Bormida a Morbello, 230 Km e 33 Comuni) e la “Strada del Dolcetto” (da Cassinelle a Bosio, 108 Km su 23 Comuni).
«Non si tratterà di semplici strade di collegamento – ha spiegato il sindaco di Acqui, Lorenzo Lucchini – ma di un vero e proprio viaggio sensoriale tra percorsi naturalistici incantevoli lungo i quali sarà possibile apprezzare i prodotti enogastronomici delle zone attraversate e visitare le aziende produttrici».
Un progetto nato da un’idea di Carlo Ricagni, membro della Giunta della Camera di Commercio: «Vogliamo unire tre territori che finora sono sempre stati separati. Il lavoro in sinergia dei tre sindaci – ha sottolineato Ricagni – è senza dubbio un valore aggiunto, grazie al quale siamo riusciti ad andare oltre i soliti campanilismi. Crediamo, però, che il processo sarà completo solo quando avremo anche Tortona tra i partner dell’iniziativa».
Dopo la nascita del Consorzio Gran Monferrato che unisce i comuni di Acqui, Casale e Ovada, un ulteriore passo verso quella coesione territoriale che mira al rilancio turistico ed economico dell’intera provincia: «Nessuno vuole snaturare le peculiarità delle diverse zone geografiche – ha commentato l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa – ma far sì che ognuna metta le proprie tradizioni al servizio di un progetto unitario. Questo, tra l’altro, è anche l’obiettivo della nuova normativa regionale sulle Enoteche e le Strade del vino, che mira alla promozione dei vini e delle produzioni agroalimentari del Piemonte».
Un progetto che sarà sviluppato su base triennale: «Abbiamo già stabilito la tracciatura del percorso – ha aggiunto Lucchini – lontano dal traffico e immerso nella natura. Inoltre abbiamo creato file gpx e Kml utili alla consultazione dei percorsi su ogni dispositivo oltre alle mappe e alla schede stampabili contenenti indicazioni stradali dettagliate per ognuno dei quattro percorsi. Le strade del Vino potranno essere percorse con ogni mezzo, bici, moto o auto. Nel 2022, invece, realizzeremo tra le altre cose dei pacchetti viaggio e l’installazione della segnaletica verticale lungo i percorsi».
Tra gli eventi correlati “RandonnEno”, iniziativa che dal 15 agosto al 15 ottobre promuoverà i territori dei quattro itinerari con una sorta di competizione all’acquisto in cantina dei prodotti tipici delle zone attraversate da ogni percorso.