“In provincia decessi fermi da 41 giorni. Ma serve tracciare”
Analisi (e grafici) del professor Bianchi dell'Upo
ALESSANDRIA – Se a livello nazionale assistiamo a una tendenza al rialzo della curva relativa ai nuovi contagi, in Piemonte bisogna forse parlare di stabilizzazione. Su numeri bassi, sia chiaro, ma serve monitorare e soprattutto bisogna potenziare il tracciamento.
È il concetto sul quale insiste, ancora una volta, Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, secondo il quale «la diminuzione della percentuale di asintomatici, con conseguente aumento dei casi ‘extra protocollo’, non rappresenta certo una buona notizia. Il quadro generale è buono, ma non dobbiamo sprecare la grande occasione che abbiamo a disposizione».
Incidenza 100mila
Per quanto riguarda l’incidenza ogni 100mila abitanti, Italia e Lombardia (rispettivamente con 9 e con 8,3) si allontanano da Piemonte e provincia di Alessandria, ferme a 4,6. «A livello di numeri, invece – aggiunge il docente – la nostra regione nel bilancio settimanale scende da 249 a 196, il 21% in meno, ma negli ultimi due giorni sembra delinearsi appunto una stabilizzazione. Siamo a 28 casi al giorno, come lo scorso 15 agosto, e sarà molto interessante verificare che cosa accadrà nei prossimi giorni».
Nonostante un andamento un po’ in altalena, il traino è rappresentato ancora da Torino, che contribuisce con un buon ‘meno 21’, ma anche Alessandria e Cuneo vanno bene. Tutte le province sono in calo, tranne Biella, Vco e Vercelli che non si scostano dal risultato di martedì scorso.
Pressione ospedaliera
Le notizie migliori riguardano la pressione ospedaliera e i decessi. «Le terapie intensive – conferma Bianchi – sono in totale otto, in calo rispetto alle 14 dell’aggiornamento precedente, ma anche i ricoveri scendono sensibilmente, da 164 a 83, quindi con una riduzione di 81 unità. Il tasso di occupazione è fissato all’1,3 e all’1,4%, direi che si tratta di un riscontro eccezionale. I decessi? In Piemonte siamo fermi a zero da sette giorni consecutivi, nell’Alessandrino addirittura da 41: significa che la campagna vaccinale sta producendo gli effetti sperati». Solo tre i casi settimanali ascrivibili alle Rsa, mentre le scuole passano da 21 a 9.
64 attualmente positivi
Alessandria, come detto, si comporta bene: i contagi settimanali erano 31 e sono 19, con una riduzione di 12 unità e in percentuale pari al 39%, di fatto il doppio della media regionale.
«I guariti – conclude Bianchi – pur rallentando a livello fisiologico, in presenza di pochi casi, sono comunque 45 e di conseguenza i nuovi positivi sono 26 in meno. Gli ‘attualmente positivi’, invece, in totale sono 64, lo 0,016% della popolazione. Solo ad Alessandria città ne troviamo 20, ed è un dato un po’ sballato, mentre gli altri sono distribuiti in modo piuttosto equo. Prospettive? A costo di essere ripetitivo dico che bisogna sequenziare, è fondamentale con numeri così bassi, anche per contrastare le varianti».