“Numeri buoni, però bisogna aumentare il sequenziamento”
L'analisi e i grafici del professor Bianchi dell'Upo
ALESSANDRIA – Ancora buone notizie, con qualche elemento da monitorare con attenzione, specialmente in prospettiva. Se analizziamo l’andamento delle province del Piemonte negli ultimi sette giorni, emerge che solo l’Alessandrino evidenzia una minima risalita rispetto all’aggiornamento precedente.
«Ma i numeri sono molto bassi – conferma Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo – e sostanzialmente anche il nostro territorio rimane stabile, con quattro casi medi al giorno. In Piemonte è confermata la discesa di tutte le curve, quella dei contagi cala a un ritmo leggermente inferiore, ma è fisiologico. Eravamo scesi moltissimo nelle settimane precedenti, fare ancora meglio è oggettivamente complicato».
Rispetto a martedì scorso, il Piemonte passa da 381 a 249 ‘nuovi casi’, 132 in meno e 36 in media al giorno, con una riduzione in percentuale pari al 35%. «Eravamo al 46% – conferma Bianchi – ma il quadro resta molto buono e la parte del leone la fanno Torino, Cuneo e Novara. La forbice tra tutte le realtà regionali, comunque, è molto piccola».
Asintomatici al 51%
Dove si può, e si deve, migliorare è in materia di tracciamento. «Gli asintomatici restano stabili, poco sopra al 51% – ammette il professore – e siamo ben lontani dal quel 60, 65% che è l’obiettivo da raggiungere. Bisogna sequenziare di più, anche alla luce della minaccia derivante dalla variante delta. Nel Biellese, per esempio, sono stati riscontrati alcuni casi ed è necessario procedere con enorme cautela, soprattutto nella ricostruzione dei contatti».
Ottime notizie arrivano sul fronte delle Rsa, dove i contagi sono praticamente pari a zero, e delle scuole, il cui ‘contributo’ resta in costante calo. Eccellente anche il resoconto relativo alla pressione ospedaliera e ai decessi, con l’impatto della campagna vaccinale che determina risultati importanti.
Minimo storico
«I posti occupati in terapia intensiva sull’intero territorio regionale sono 14, in calo di ben 16 unità rispetto all’aggiornamento precedente e calano sensibilmente anche gli ingressi giornalieri. Il tasso di occupazione è del 2,2%, ed è un minimo storico. Anche i ricoveri scendono, di 49 unità per la precisione, da 213 a 164, mentre i decessi erano 13 e sono 5. Il tasso di letalità? È dello 0,7%».
34 giorni di fila
Alessandria, invece, oscilla leggermente, perché passa 27 a 31 contagi settimanali, ma la media resta di 4 casi al giorno. «Serve comunque attenzione – conclude Bianchi – perché nonostante il bilancio rimanga buono, la nostra è l’unica provincia con segno ‘più’: abbiamo imparato che la prudenza non è mai troppa».
I guariti sono 57 in più, non si registrano decessi da 34 giorni consecutivi (il record, della scorsa estate, è 48), mentre gli attualmente positivi sono 90 in tutto.