Ovada entra in Slala e spinge per il casello a Predosa
L'ordine del giorno appena approvato conferma l'impegno al fianco di Acqui
OVADA – Sono legate soprattutto a Slala, la società che si occupa di promuovere azioni di miglioramenti della logistica nel nord ovest, le velleità avanzate nelle ultime settimane dal territorio per il nuovo casello di Predosa e soprattutto per la ben nota bretella.
Di tutto questo si è parlato l’altra sera in Consiglio Comunale a Ovada dov’è stato approvato l’ordine del giorno annunciato una decina di giorni fa per il casello e varato l’ingresso nella già nominata fondazione. Un percorso che però non può e non deve suscitare troppi entusiasmi, specie in cui aveva ipotizzato un aiuto finanziario dalle risorse per il Recovery Fund.
«Le indicazione dell’Unione Europea sono chiare – ha ammonito l’onorevole Federico Fornaro, capogruppo di LeU alla Camera. Quelle risorse non potranno essere utilizzate per nuove strade. Per il raccordo sarà necessario andare a bussare alla Regione, oppure vedere se nel fondo nazionale, collegato al Recovery, si potrà attingere quanto necessario. Per quanto riguarda il casello l’investimento dovrebbe essere fatto da Società Autostrade. «C’è questa possibilità – ha chiarito Fornaro – si dovrebbe trattare di un casello a elevata automazione».