“Il quadro è discreto: bene gli ospedali, scuole da verificare”
L'analisi e i grafici del professor Bianchi dell'Upo
ALESSANDRIA – «Il quadro generale è nel complesso piuttosto buono, anche se ci sono alcuni elementi che cominciano a destare qualche segnale di preoccupazione. Su tutti, le scuole».
Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, analizza l’andamento della pandemia in regione e in provincia evidenziando tanti aspetti che fanno ben sperare, ma al tempo stesso invitando a non abbassare alla guardia. Soprattutto alla luce delle riaperture, con il Piemonte che da ieri è tornato in zona gialla dopo quasi due mesi di restrizioni ben più severe.
«A livello italiano, ma anche se prendiamo in considerazione la Lombardia – chiarisce Bianchi – la discesa è confermata, anche se a ritmi un po’ più lenti. Il Piemonte è a sua volta in leggero calo, negli ultimi giorni però assistiamo a una sorta di stabilizzazione, speriamo soltanto temporanea».
Nella consueta classifica relativa all’incidenza dei nuovi contagi settimanali ogni 100mila abitanti, la nostra regione rimane al comando a quota 160, segue l’Italia a 153, mentre la Lombardia completa il podio, con 137. Chiude il gruppo Alessandria, ferma a 127.
Il ‘rimbalzo’ di Asti
«In termini di casi totali negli ultimi sette giorni – specifica il docente – il Piemonte passa da 7.263 a 6.944, con una riduzione di 319 unità e una media giornaliera di 992 contagi. In percentuale siamo al 4%, non molto, e comunque meno di quanto registrato nelle settimane precedenti. A questo risultato contribuisce in maniera significativa Asti, protagonista di un clamoroso ‘effetto rimbalzo’ dopo essere cresciuta molto in precedenza, ma anche Cuneo va piuttosto bene. Male, invece, Torino, dove si sta registrando un’inversione di tendenza, maluccio anche Vercelli e il Vco».
Le note dolenti
Sostanzialmente stabile la percentuale di asintomatici, al 42%, preoccupa la crescita delle scuole. «In solo due settimane di apertura parziale – osserva Bianchi – registriamo un aumento di ben 200 unità, da 570 a 770, in percentuale pari addirittura al 35%. Sono molto preoccupato sinceramente, anche perché da ieri sono aumentati gli studenti che tornano tra i banchi e nei prossimi giorni servirà grande attenzione nel valutare questo dato».
Tasso di saturazione
In calo l’indice di positività, al 4,8%, mentre le buone notizie arrivano dalla pressione ospedaliera. «Sia le terapie intensive che i ricoveri ordinari diminuiscono molto e si avvicinano, finalmente, al tasso di saturazione che è stato superato per diversi mesi. In particolare, per quanto riguarda i posti in rianimazione siamo al 39%, in calo rispetto al 45% dell’aggiornamento precedente, mentre gli ospedalizzati passano dal 52 al 41%. Una riduzione davvero nettissima. E pure i decessi, che erano 270 e che sono 198, hanno segno ‘meno’.
Guariti da record
Infine i dettagli su Alessandria, che scende da 562 a 533 contagi settimanali, 29 in meno e 76 di media al giorno. «Eravamo a 80 e continuiamo a migliorare – conclude il professore – ma serve cautela alla luce della zona gialla, che non va confusa con un ‘liberi tutti’. In provincia si conferma elevatissimo il numero dei guariti, 698, mentre i decessi erano 16 e sono 9, con una riduzione di sette unità e un tasso di letalità che è all’1,3%. Quasi il minimo storico».