Legambiente: «Anche la “Ovada-Alessandria” fra le linee da riattivare»
La campagna promossa dall'associazione
OVADA – Si chiama “Futuro sospeso”. A lanciare la campagna social è stata Legambiente Piemonte. Ad aderire è stato anche il circolo dell’Ovadese. L’obiettivo è quello di porre l’attenzione sulle tratte ferroviarie dismesse nel 2011. Fra queste c’è anche la Ovada – Alessandria, oggi coperta da un servizio sostitutivo di bus. Del tema si è dibattuto più volte senza arrivare nemmeno vicini a una riapertura.
«Solleciteremo l’assessorato ai Trasporti, affinché si possa nel più breve tempo possibile organizzare un incontro con i rappresentanti della Provincia di Alessandria e dei Comuni dell’Ovadese, per concertare al meglio le politiche sulla gestione delle tratte ferroviarie di quel territorio». Così nel 2012 l’allora presidente del Consiglio Regionale Valerio Cattaneo rispondeva alla delegazione di sindaci del territorio arrivati a Torino per protestare, chiedendo almeno tre coppie di treni per gli orari di frequentazione più intensa. Nove anni e un comitato di pendolari dopo nulla è cambiato. Anzi, il servizio si è ulteriormente ridotto costringendo molti lavoratori del territorio a utilizzare mezzi propri.
Nel gennaio 2018 furono cancellate le corse di sabato e domenica. Scomparve anche quella delle 18.40 da Alessandria nei feriali. Inutili le proteste. «Ci sentiamo abbandonati», spiegarono i portavoce dell’associazione. Raccolta firme e lamentele portarono solo all’introduzione di un orario cadenzato che non potenziava il servizio. Nel frattempo le notizie di progetti per riattivare Saluzzo-Savigliano, Alba-Bra e Casale-Mortara. Da queste parti l’idea di un’integrazione fra treni e bus Saamo è sempre rimasta sulla carta.