La protesta prosegue, luci accese in via Cairoli
Dopo il sit in di ieri sera. Lettera in Regione firmata dal sindaco. La reazione di Ovada viva: "Proporremo un ordine del giorno in consiglio comunale"
OVADA – La città discute sulla prospettiva di medio termine, all’indomani della manifestazione in scena ieri sera davanti a Palazzo Delfino. Mentre il modello sembra che sarà replicato anche ad Acqui Terme, i promotori rivendicano il merito di aver sollevato la questione. “Volevamo trasmettere – spiega Vittorio Basso, titolare del “Bar Drogheria” di Silvano – il grande malessere di chi non può lavorare per le attuali limitazioni. Non è il mio caso, per fortuna sono riuscito a riorganizzarmi in qualche modo. Ma so quello che mi gira attorno. Non siamo contro nessuno. Ma chiediamo regole, controlli, multe per i trasgressori se necessario, con la possibilità di lavorare“. Quasi 200 partecipanti per il sit in, con varie categorie di commercianti e artigiani della città rappresentati.
Piccolo caso – La protesta simbolicamente è andata avanti anche questa mattina in via Cairoli. Molti i negozianti che hanno acceso le luce delle loro attività, lasciando le porte chiuse dopo aver affisso i cartelli già esposti alla manifestazione. Un po’ di tensione per un controllo effettuato in mattinata dalla Polizia Municipale. Nessuna multa né violazioni rilevate.
Parte politica – Gli organizzatori hanno chiarito la loro intenzione di lasciare la politica fuori dalla protesta. Ma la politica si è occupata della manifestazione. Presenti oltre il Sindaco, Paolo Lantero (con una parte qualificata della Giunta composta dal vice sindaco Sabrina Caneva, l’assessore al Commercio, Marco Lanza e il consigliere Sara Olivieri). Minoranze rappresentate da Angelo Priolo e Fabio Forno (Ovada viva), Mauro Lanzoni (M5S).
Guarda il video del sit-in di protesta di ieri sera davanti al municipio
La posizione ufficiale del comune di Ovada è affidata alla lettera inviata al presidente della Regione, Alberto Cirio, in cui si chiede un’azione per rivedere provvedimenti ritenuti molto pesanti alla luce dell’esiguo numero di contagi sul territorio. In serata è poi arrivata la posizione ufficiale di Ovada viva, espressa dal capogruppo Pier Sandro Cassulo. «Massima solidarietà alle categorie colpite – scrive – Stupore e incredulità per l’iniziativa del sindaco di inviare una lettera la presidente della Regione. Lantero dovrebbe sapere che questi provvedimenti dipendono dal Governo presieduto da Mario Draghi. Noi come gruppo proporremo al Consiglio comunale un o.d.g. da inviare a tutti i Parlamentari della nostra Provincia».
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