“Servono conferme, ma le curve continuano a calare”
Analisi e grafici del professor Bianchi dell'Upo
ALESSANDRIA – «Partiamo da un presupposto, e cioè dal fatto che negli ultimi due giorni, complici le festività pasquali, è stato processato un numero molto basso di tamponi. Tutti gli indicatori, però, stanno migliorando, le varie curve sono in calo e se in settimana arriveranno ulteriori conferme, credo che si possa vedere la luce in fondo al tunnel. Per il momento serve molta prudenza, ma mi sento di esprimere un cauto ottimismo».
Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, analizza l’andamento della pandemia a livello regionale e provinciale prospettando uno scenario che finalmente è incoraggiante, anche se i numeri in termini assoluti restano ancora parecchio alti.
Lo si evince chiaramente dalla consueta classifica sull’incidenza dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti, «con il Piemonte che scende, ma resta saldamente in testa, a quota 300 oltretutto, ben oltre il limite dei 250 che fa scattare la zona rossa. La Lombardia, invece, migliora molto più velocemente ed è a 240, l’Italia è terza a 220, mentre Alessandria chiude a 207. Decisivi, per la nostra provincia, i dati degli ultimi due giorni, perché venerdì scorso eravamo addirittura a 270, sopra i nostri ‘vicini di casa’». La regione, in sette giorni, scende da 14.685 a 13.041 contagi, quindi 1.644 in meno, con una riduzione in percentuale pari all’11%.
Le varie dinamiche
«In questo contesto – osserva il docente – si stanno comportando bene tutte le province, con un’unica eccezione, Biella. Il traino principale è fornito da quelle realtà, Torino e Cuneo in testa, che in precedenza avevano fatto registrare gli aumenti più significativi, mentre Alessandria, come vedremo nel dettaglio, è in linea con la media piemontese».
In leggero aumento la percentuale di asintomatici, dal 36 al 38%, stabili le Rsa, in costante discesa le scuole, mentre finalmente si allenta – anche se di poco – la pressione ospedaliera. «Le terapie intensive crescono di una sola unità in una settimana, i ricoveri di 14, e sono dati che fanno ben sperare, perché l’attuale stabilizzazione dovrebbe essere il preludio a un calo più marcato. E i decessi, che erano 260, sono 255, con tasso di letalità di fatto invariato all’1,7%».
Va sottolineato che sul territorio regionale sono stati aumentati di qualche unità i posti letto a disposizione, con minimi scostamenti se prendiamo in considerazione il tasso di saturazione sia delle rianimazioni, che dei reparti Covid.
Guariti da record
Alessandria scende da 968 a 866 contagi settimanali, 102 in meno e 124 di media al giorno. «Ancora tanti – avverte Bianchi – ma nel precedente aggiornamento avevamo sfondato il muro dei mille e la tendenza alla discesa è evidente. Certo, lo ribadisco, serviranno più test, più tamponi, perché quelli processati negli ultimi giorni sono troppo pochi. Le buone notizie, relativamente al nostro territorio, arrivano dai guariti, che continuano a mantenersi su livelli da record, 867 rispetto a martedì scorso. Addirittura superiori, anche se di una sola unità, al totale dei nuovi casi».
Al netto di queste considerazioni, gli attualmente positivi, per la prima volta da un mese a questa parte, tornano ad avere segno ‘meno’. Ora bisogna proseguire.
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