Addio allo Story Park: «Diventerà un polo di servizi»
Prevista una nuova destinazione d'uso per la struttura di via Novi
OVADA – È destinato a riaccendere forti polemiche l’annuncio della prossima destinazione d’uso del Parco Storico dell’Alto Monferrato, la struttura espositiva e divulgativa completata nel 2009 e di fatto mai decollata. Dopo l’ennesimo tentativo di trovare un gestore andato a vuoto nel 2019 l’amministrazione ha deciso di percorrere un’altra strada. Nei locali costruiti per riqualificare l’area oltre lo Stura che si affaccia su via Novi sarà trasferito uno dei servizi pubblici della città.
«Stiamo ragionando su una nuova destinazione. L’area si presta ad accogliere servizi per i cittadini, di tipo specifico ma, anche, più generale» dice il sindaco di Ovada, Paolo Lantero. Ultimato nel 2009, con l’investimento di 1,4 milioni di euro (erano soprattutto fondi Ue) ed esiti non proprio entusiasmanti, lo Story Park, poi italianizzato in Parco storico dell’Alto Monferrato, avrebbe avuto un obiettivo duplice: riqualificare il sito industriale dell’ex frantoio Gentile, opera che è riuscita solo in parte a causa di una controversia legale tra ente e azienda, e offrire ai turisti una vetrina coinvolgente della storia e delle bellezze di un territorio posto al confine tra il Piemonte e la Liguria.
La struttura, aperta finalmente nel 2013 tra le rimostranze forti dell’opposizione del periodo, si trasformò di fatto in un esercizio di somministrazione ben lontano dall’obiettivo iniziale. A sua volta l’unico gestore riconsegnò le chiavi in anticipo rispetto all’accordo in essere per andare ad aprire una gelateria a Rossiglione. I successivi bandi per un sostituto hanno dato esito negativo. Impensabile, nello scenario attuale, avviarne un altro per una struttura che comunque presenta costi di manutenzione.