“Virus, buone notizie solo da Alessandria. Che limita il rialzo”
L'analisi e i grafici del professor Carluccio Bianchi dell'Upo
ALESSANDRIA – «Oramai il Piemonte ‘tallona’ la Lombardia, con tutte le curve che proseguono la propria crescita. In questo contesto, all’interno del quale ci sono realtà provinciali che fanno registrare andamenti molto differenti tra loro, Alessandria mostra segnali di resilienza. Non possiamo certo esultare, sia chiaro, ma la crescita da noi è ancora contenuta».
È l’analisi di Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, che analizza la situazione della pandemia sul nostro territorio. «Nella classifica dell’incidenza dei nuovi casi ogni 100mila abitanti, il Piemonte, secondo a quota 305, ha quasi raggiunto la Lombardia, in vetta con 317. L’Italia è a 248, la nostra provincia a 160».
Torino, Cuneo, Novara
La regione, nel giro di una settimana, passa da 10.084 a 13.259 contagi, 3.175 in più, quasi 1.900 al giorno. «Si conferma pesantissimo il contributo di Torino – spiega il professore – ma anche Cuneo e Novara hanno numeri estremamente preoccupanti. La percentuale di asintomatici resta molta bassa, stabile al 35%, mentre il tasso di positività sale dal 7,3 al 7,7%».
Sostanzialmente invariata la percentuale di casi derivanti dalle Rsa, mentre le scuole aumentano in numeri assoluti, da 1.009 a 1.225. «Come già sottolineato nell’aggiornamento di inizio settimana – ribadisce Bianchi – è il costante aumento della pressione ospedaliera a rappresentare l’aspetto più preoccupante. Le terapie intensive, cresciute di ben 55 unità, da 188 a 243, sono addirittura quasi 9 punti sopra la soglia critica, al 38,8%. Ma anche i ricoveri, da 2171 a 2605, evidenziano un aumento considerevole, 724 unità, con tasso di saturazione al 45%. Quando il limite è fissato al 40%».
Anche i decessi stanno tornando a salire, 76 in più negli ultimi sette giorni e tasso di letalità regionale al 2,2%.
Ci sono più guariti
Infine Alessandria, che sale da 619 a 671 contagi rispetto a giovedì scorso, ma che ha un aumento percentuale basso, dell’8%, quando il Piemonte cresce del 32%. «Siamo a 96 casi al giorno – conclude Bianchi – un numero sicuramente elevato, ma che in questa terza ondata che sta investendo il nostro Paese, è un dato ancora accettabile».
Aumentano i guariti, 512 in più, mentre gli attualmente positivi fanno registrare un incremento di 146 unità. Per quanto riguarda i decessi, passiamo da 6 a 13, con tasso di letalità al 3,4%. Esattamente il doppio dell’1,7% dell’aggiornamento della settimana scorsa.