Tobia Rossi, teatro in streaming anti pandemia
In scena lo spettacolo ?Il principe dei sogni belli?, spaccato delle contraddizioni e del perbenismo che contraddistinguono la vita delle nostre zone
OVADA – «Una menzogna può apparire come una verità se condivisa da un nucleo di persone. Il mio scritto ne è la rappresentazione». Non si ferma mai Tobia Rossi. L’eclettico drammaturgo ovadese, già autore di prosa, documentari e musical, è stato inserito del gruppo che sta dando vita a «Mezz’ore d’autore», il progetto di teatro alternativo sviluppato Fondazione Teatro Due di Parma. Sabato scorso in streaming sono andati in scena gli otto spettacoli giudicati migliori dalla commissione giudicante. «Si tratta – prosegue Rossi – di una scommessa su noi autori e sulla ripresa del mondo teatrale». Lo sfondo delle vicende sviluppate nel testo è quello della nostra Provincia.
Verità scomode
“Il Principe dei sogni belli”, questo il titolo della piece, è interamente ambientato al Mc Donald di Alessandria, un non luogo per eccellenza. «Seduti allo stesso tavolo – spiega Rossi – un padre rimasto vedovo da poco, che spiega i problemi del figlio autistico Bruno ad un sex worker,trovato su internet al fine di far sfogare i suoi istinti sessuali». Un dialogo serrato quello che si sviluppa tra i due, un modo per analizzare verità scomode: in particolare la tardiva diagnosi dell’autismo del figlio. «I genitori – prosegue l’autore – sono i primi ad ingannare il proprio figlio e loro stessi facendo credere al ragazzo che i suoi “strani comportamenti” siano dovuti a doni speciali e non ad una disabilità». La realtà sarà accettata dal padre solo nel momento in cui la morte della moglie lo metterà di fronte alla prospettiva di dover portare avanti sa solo quella menzogna senza una complice. «Sarà proprio questo nuovo personaggio a svelare all’uomo il mondo di suo figlio, fatto anche di manga e forme di cui anche lui è appassionato. Al tempo stesso lo aiuterà a capire che in fondo il padre stesso non era così inconsapevole della pantomima sociale in cui lui e la moglie aveva fatto vivere il figlio Bruno». Tanti i temi cari e ricorrenti rispetto ai testi precedenti di Rossi.