‘Con la ripresa dei tamponi, la curva torna a salire’
L'analisi (e i grafici) del professor Bianchi
ALESSANDRIA – Dopo i numeri bassi, determinati dai pochi tamponi processati, che hanno caratterizzato le giornate di Natale e Santo Stefano, la curva del contagio torna a salire. A livello provinciale, ma anche regionale. Una situazione estremamente fluida, insomma, da analizzare con attenzione nelle prossime settimane.
Lo sostiene il professor Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, secondo il quale “assistiamo a uno scenario in divenire, che dovrà essere valutato nei prossimi giorni. Il bilancio settimanale, per il momento, ha ancora saldo negativo, ma nelle ultime 72 ore sono stati svolti molti test, addirittura 18mila di media, con un’immediata risalita dei nuovi casi’. Se prendiamo in considerazione l’incidenza ogni 100mila abitanti, l’Italia è in testa alla classifica a quota 162, seguono Piemonte e Alessandria con 158, mentre la Lombardia è a 116.
PIEMONTE A QUOTA 795, ALESSANDRIA FA 77
A livello regionale, nell’arco della settimana si assiste a un decremento di 1004 unità, da 6570 a 5566 nuovi casi registrati. “La media è di 795 al giorno – chiarisce Bianchi – e il traino è determinato da Torino, Cuneo e Alessandria. Attenzione, però, perchè Biella e Vco sono già in controtendeza, in quanto fanno registrare un aumento. Mentre Asti, che sostanzialmente fa pari, ha 231 nuovi casi ogni 100mila abitanti. Una cifra elevatissima”.
Capitolo Alessandria: grazie al cosiddetto ‘effetto vacanze’, la settimana fa registrare un calo di 118 contagi: erano 654 e oggi sono 536, “la media giornaliera – chiarisce il docente – è di 77, ma nelle ultime 48 ore, con la ripresa del tracciamento, siamo già saliti a 118 casi al giorno”.
RSA IN CALO
In riferimento alle tipologie di contagio, Bianchi osserva che scende leggermente la percentuale di asintomatici, mentre finalmente sono in calo le Rsa. Stranamente in crescita le scuole. Per quanto riguarda la pressione sulle strutture ospedaliere, prosegue la discesa, anche se rallentata”
PRESSIONE OSPEDALIERA
Nello specifico, le terapie intensive – nella settimana appena conclusa – sono scese di 23 unità (erano 213 e sono 190), mentre gli ospedalizzati erano 3114 e sono 2895, 249 in meno. Per quanto riguarda i decessi, a livello regionale, siamo passati da 345 a 195, con un decremento di 150 unità. Numeri ancora elevati, ma che fanno finalmente registrare un piccolo miglioramento dopo i picchi delle scorse settimana, con il tasso di letalità – in Piemonte e ancora di più in provincia – che ha fatto purtroppo registrare numeri record. Argomento del quale avevamo già parlato e che è stato ripreso, per la nostra regione, anche da alcuni quotidiani nazionali.