Note e parole, il calendario dell’avvento tutto ovadese
Giulia e Francesca Cacciavillani hanno ideato una simpatica iniziativa rivolta ai più piccoli
OVADA – Giochi musicali, ascolto di canzoni, esercizi di ritmo. «Ogni giorno, fino al 24 dicembre, stiamo vicini ai più piccoli facendo entrare le sette note all’interno delle loro abitazioni». Giulia Cacciavillani è docente di flauto traverso alla scuola musica “A. Rebora” di Ovada e insegnante negli istituti per l’infanzia. Assieme alla sorella Francesca, cantante e laureanda in didattica musicale, ha creato una versione tutta particolare del classico “calendario dell’avvento”.
Sorpresa virtuale
La versione più diffusa (e consumistica) dell’iniziativa prevede che dall’inizio di dicembre, fino alla vigilia di Natale, si scartino prodotti a sorpresa da un grande scatolone. In questo caso il contenitore non è altro che il canale social più utilizzato per vedere e condividere filmati musicali. «Creiamo tutti i giorni – afferma l’insegnante – un video pensato per i più piccoli e lo carichiamo su Youtube. Proponiamo passaggi di composizioni importanti come lo “Schiaccianoci” e ne raccontiamo la storia. Aggiungiamo canzoni o piccoli brani divertenti». Un modo diverso per divulgare cultura legata alle sette note e indurre tutta la famiglia a stare assieme. «Coinvolgiamo tutti – aggiunge Francesca-con giochi come il bingo e il memory musicale». Ovada, Tagliolo, Castelletto e Cassinelle sono le scuole del territorio che hanno accolto a braccia aperte la proposta inserendola nel programma di didattica a distanza.
Canti e musica
«Il regalo più grande – prosegue Giulia Cacciallani – è stato vedere come i piccoli allievi di materne e primarie abbiamo apprezzato la nostra idea. Non è facile mantenere l’attenzione quando insegnanti e alunni non sono a stretto contatto. Ma la musica ha la forza di essere un linguaggio universale anche oltre le barriere delle diverse generazioni». Proprio i bambini della fascia più piccola, tra 3 e 5 anni, hanno messo in mostra maggiore capacità di adattamento e elasticità. Qualche difficoltà in più invece con la fascia adolescenziale. «I bambini – concludono le due sorelle – sanno come seguire le direttive e mettere in pratica ciò che viene insegnato. Appare evidente anche dalla cose più piccole». E chissà che proprio da ciò che stanno imparando in questi giorni non arrivi l’opportunità per riavvicinare parti della famiglia costrette a rimanere divise in questi mesi insoliti e particolari.