Divorzio tra Rosset e Ovadese
La decisione definitiva nei giorni scorsi: il giocatore lascia dopo un anno e qualche mese
OVADA – Una parabola rapidissima partita dai due gol con San Giacomo Chieri, promessa di rinascita, all’addio definitivo alla squadra di cui è stato capitano due settimane dopo. E’ finito il matrimonio tra l’Ovadese e William Rosset. A confermarlo, nei giorni scorsi, sia il giocatore che la società, seppur con interpretazioni diverse. «Mi dispiace che sia andata a finire così perché quello dell’Ovadese era un progetto in cui credevo – spiega l’ex Castellazzo – Mi sarebbe piaciuto aiutare a far crescere i giovani della zona e chiudere qui la mia carriera, vedere tutto andare in fumo dopo un anno e mezzo fa male». «Il giocatore – ribatte il vice presidente, Andrea Repetto – ci ha chiesto di poter andare via. Una decisione che la società ha subito. Ci dispiace. Rosset faceva parte del nostro progetto, anzi posso dire che se molti giocatori di esperienza hanno scelto di arrivare quest’anno è stato anche grazie alla sua presenza».
Un caso apertosi con la panchina per la gara con la Luese, ultima prima dello spot definitivo ai campionati. Il giocatore costretto a fare un passo indietro rispetto alle scelte di mister Stefano Raimondi per il tridente composto da Motta, Echimov e il neo arrivato Oberti. «Non è vero – precisa il giocatore – che avevo già cercato un’altra sistemazione. Nel caso si dovesse ripartire, cercherò un progetto che mi convinca. Ma non voglio allontanarmi da casa».