Boys Calcio, giovanili al via
Ripresa scaglionata per le varie categorie
C’è un obiettivo tecnico. Ma c’è anche la ripartenza dopo mesi di stop, argomento ineludibile anche in casa Boys Calcio ora che la ripresa delle operazioni di fa imminente. Non si sottrae al tema Massimo Coscia, direttore generale del vivaio calcistico ovadese, che si è preoccupato di coordinare i vari aspetti.
Squadra confermata
Al fianco di Coscia il presidente del sodalizio Franco Piana, il responsabile del settore giovanile Danilo Salvarezza, la segretaria Laura Garbero. C’è poi Paolo Brenta, una sicurezza da anni, sul quale si basa l’intero vivaio. «Tracciare un bilancio della stagione passata non è possibile – chiarisce Coscia – Lo stop ha stravolto tutti i programmi. I campionati non sono terminati. Comunque abbiamo vinto con i 2004 e i 2006, i 2005 hanno chiuso al terzo posto». Interessante anche l’analisi rispetto alle categorie inferiori. «A livello di scuola di base – prosegue – ci sono buoni giocatori nei 2008 – 2009 e 2011».
Rotola già il pallone per gli Allievi 2004, il gruppo seguito da Biagio Micale, che dopo un breve passaggio al Moccagatta è partito per il suo ritiro di preparazione a Chiusa Pesio.
Rientro a scaglioni
L’attività agonistica è già ripartita. La prossima settimana sarà la volta di quella di base. Al Geirino è previsto il ritrovo di Esordienti 2008 con Baratti, Esordienti 20089 con Ottonello e Brignola. Il giorno successivo spazio a Pulcini 2010 con Micale, e Pulcini 2011 con Bisio. Mercoledì 9 settembre ecco i primi calci per le leve 2012 e 2013 con Coletti e Puppo. A chiudere, il 14 settembre, i Piccoli amici 2014 – 2015 coordinati da Tamani, Rosset, Sciutto e Fiorillo. Attenzione al campo ma anche al rispetto delle norme essenziali in questo periodo.
Lavoro di ricostruzione
Coscia e Salvarezza sono stati voluti da Gian Paolo Piana per ripartire dalla base e avviare un processo di ricostruzione. «Gli obiettivi – continua Coscia – sono di ripeterci nei risultati con le squadre agonistiche, mentre a medio termine è di cercare di disputare campionati regionali perché rappresentano un’ottima esperienza per i ragazzi che vengono a contatto con realtà nuove e diverse facendo tesoro di questo per una crescita soprattutto mentale». Il fine ultimo è quello di inserire in prima squadra un numero maggiore di atleti.