In 300 al presidio di protesta: “A26 e Turchino, la Valle Stura è isolata”
In corso la manifestazione organizzata presso il casello di Masone
MASONE – È cominciato intorno alle 9 ed è tuttora in corso il presidio di protesta “pacifica” presso il casello autostradale di Masone (chiuso in entrata, in entrambe le direzioni, fino a lunedì a causa di un movimento franoso che minaccia la rampa di accesso) per rimarcare le difficoltà riscontrate quotidianamente dalla Valle Stura sia per quanto riguarda la rete autostradale sia a livello di viabilità ordinaria.
Più di duecento persone si sono ritrovate all’ingresso del centro abitato del paese, lungo la strada provinciale 456 del Turchino, per evidenziare lo stato di isolamento attuale. Fra slogan e striscioni (“La pazienza è finita” e “A26 lasciate ogni speranza o voi che entrate”) è stata chiesta, con “fiato” e fischietti, la revoca della concessione autostradale alla famiglia Benetton. Sul posto sono presenti i sindaci della Valle Stura e una rappresentanza di autorità dell’Ovadese.