A26: sit-in di protesta, il territorio si mobilita “contro” i disagi
In programma un presidio di protesta "pacifica" presso il casello di Masone
OVADA – Arriva a un mese esatto dalla riapertura dei confini regionali la manifestazione “pacifica” di protesta organizzata nei pressi dell’ingresso autostradale di Masone. Oltre ai pesanti disagi riscontrati sin dallo scorso autunno, infatti, nelle ultime quattro settimane i cittadini dell’Ovadese e della Valle Stura stanno assistendo a una progressiva paralisi sia a livello di viabilità ordinaria sia per quanto riguarda il tratto autostradale che collega il Basso Piemonte con la Liguria, da tempo fortemente condizionato dai cantieri, da restringimenti continui e dalle chiusure notturne dovute alle ispezioni. È per questo motivo che, a partire dalle ore 9 di sabato mattina (4 luglio), i residenti delle aree interessate dai continui disagi si ritroveranno dal casello di Masone – chiuso per frana sino al 6 luglio (con l’unica eccezione dei mezzi di soccorso, per cui è stato ricavato un bypass) – per dire basta a una viabilità ormai senza regole che ha letteralmente soffocato la vallata.
L’iniziativa è dei sindaci e di cittadini delle valli Stura, Orba, Leira e Basso Piemonte, esasperati da una situazione ritenuta ormai insostenibile. «Una manifestazione pacifica per dire che non è più tollerabile la situazione della viabilità autostradale e provinciale che perdura ormai da mesi ed è in continuo peggioramento – fanno sapere gli organizzatori – per non narrarle della quasi totale assenza di un trasporto pubblico efficiente». Del caso si è discusso anche mercoledì scorso alla Camera dei Deputati, in occasione dell’interrogazione presentata dagli onorevoli Luca Pastorino e Federico Fornaro (capogruppo di LeU a Montecitorio) nel corso del Question Time con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli. «Il disagio non è più tollerabile – si spiega in un volantino che presenta l’iniziativa e sta circolando in Valle Stura – Assieme ai sindaci e ai nostri comuni cercheremo di dare visibilità a un problema che dura da mesi». Da più parti sono state spese parole per un’adesione massiccia.