La crostata a otto spicchi, per i gusti di tutti
CROSTATA OTTO SPICCHI
La crostata è senza dubbio un evergreen della cucina italiana: pasta frolla ricoperta da confettura o crema con frutta fresca. Decretarne le origini è pressoché impossibile perché, come tutti i grandi piatti della tradizione italiana ad esempio polpette, tiramisù, arrosto e stufati ogni regione, provincia e città ne rivendica la paternità.
Tutta via sembrerebbe che una preparazione simile alla pasta frolla fosse già nota, dopo l’anno mille, ai Veneziani, periodo in cui si cominciò ad utilizzare lo zucchero importato dall’Oriente e, dalla loro miscelazione nacque qualcosa di simile a ciò che oggi definiamo crostata o se non altro pasta frolla.
La Crostata che vi voglio presentare io oggi si può eseguire in due modi: uno rapido, semplice ed economico e l’altro come tradizione vuole.
Nel primo caso, come potete vedere nel video, si tratta di una parta frolla comprata, si srotola e condisce a piacimento, rimane ovviamente più leggera e sottile, da fare al volo per la colazione o la merenda dei vostri bimbi o per un invito a cena improvviso.
Nel secondo caso, come vi descrivo qui di seguito, vi voglio fornire la ricetta della mia pasta frolla di famiglia, così come la faceva la mia nonna prima e la mia mamma poi.
In ogni caso, che abbiate più o meno tempo, fate la vostra crostata e date ad ogni spicchio un gusto differente in modo che tutti possano scegliere la propria fetta preferita.
RICETTA:
- Difficoltà: bassa
- Porzioni: 6
- Tempo di preparazione: 25 min
- Tempo di cottura: 20+20
Ingredienti:
- 300 gr Farina
- 150 gr Burro
- 100 gr di zucchero
- 1 uovo
- Marmellate varie
Procedimento:
Su un tavolo preparare la pasta frolla mettere la farina e lo zucchero a fontana, all’interno della fontana l’uovo ed il burro molto freddo tagliato a cubetti piccoli.
Con le mani lavorare energicamente e rapidamente l’impasto fino a formare un impasto liscio e malleabile.
Avvolgere l’impasto in una pellicola e farle rapprendere in frigorifero per qualche ora.
Stendere l’impasto con un mattarello dello spessore di ½ cm e foderare una teglia da crostata precedentemente imburrata ed infarinata.
Con un coltello togliere la parte in più esterna e farne dei salamini lunghi come la teglia.
Metterli a raggiera e successivamente riempire ogni triangolo con una confettura diversa.
Cuocere la crostata in forno a 170° per circa 30 minuti.
LA SOMMELIER Stefania Bobbio CONSIGLIA:
Il Piemonte, terra indiscussa di grandi vini, ha una soluzione per tutte le pietanze e ogni settimana, grazie a questa rubrica, ho modo di presentarvi alcune eccellenze vitivinicole di questa meravigliosa regione; alcune più comuni, altre inaspettate, qualcuna che avrete senza dubbio già bevuto ed altre invece che spero siano consigli per il futuro.
A questa crostata vorrei abbinare una Malvasia, vitigno noto in tutte le regioni d’Italia ed Oltralpe, può essere a bacca bianca o rossa, vinificato secco o dolce. Tutto sommato sono certa che molti non sanno che si tratti di un vitigno presente anche in Piemonte e precisamente nell’area nord occidentale del Monferrato, al confine con la collina torinese. Qui in realtà è conosciuto già dal XV secolo, si tratta della Doc Malvasia di Castelnuovo Don Bosco, composta da tre vitigni: Malvasia Schierano, Malvasia Nera e Freisa fino al 15%.
Vino dolce, frizzante o spumante, la zona di produzione è rappresentata da un’area collinare che supera i 400 m. slm, una doc all’apparenza piccola ma che non è seconda a nessun vino spumante dolce d’Italia, con un grandissimo carattere, appagante e soave, fresco e denso di profumi.
Il colore è rosso rubino con riflessi porpora, nella versione spumante, ha una vivace spuma colorata, al naso profumi gentili di frutti di bosco, glicine e agrumi. In bocca è dolce ma senza stufare, fresco, persistente e saporito.
Il suo abbinamento perfetto è appunto con una bella crostata, dove il burro della frolla e la delicata dolcezza delle confetture si fondono insieme in un dolce non troppo dolce, che è supportato in modo perfetto da questo vino con alcolicità moderata, bollicina elegante e dolcezza per nulla stucchevole. Provare per non poterne più fare a meno!