Brownies cake: parola d’ordine creatività
TORTA BROWNIE – FATTA CON LE UOVA DI PASQUA:
FAVOLA:
UOVA DI CIOCCOLATO
Si apre uno sportello, uno spicchio di luce fa capolino, mamma Luisa prende il barattolo dello zucchero, nel frattempo, dietro le spezie, si sente un debole vocino: “Ehi, ehi, siamo qui! Vi siete dimenticati di noi?” In un grosso barattolo di vetro le schegge di cioccolato delle uova di Pasqua, cercano di farsi sentire. Lo sportello della credenza però, si richiude e torna il buio. Tra profumi di origano, pepe e chiodi di garofano, il cioccolato nel barattolo si sente inutile. Lo zucchero che con il suo contenitore panciuto è in posizione privilegiata, si prende a cuore la situazione e dice ai suoi compagni di credenza: “Il cioccolato ha ragione nel non sentirsi considerato, pesate che prima è stato sciolto, poi steso in una conca a formare le uova, ne hanno utilizzato le loro pance per nascondervi i regali, li hanno incartati con tulle frusciante e infine sono stati arricchiti con grandi nastri colorati. Erano meravigliose quando sono uscite dalla fabbrica! I bambini erano felici di riceverli in dono.
Li hanno osservati con gli occhi che brillavano, avete visto anche voi no?? Poi li hanno scossi, hanno strappato la loro carta lucente senza neanche osservare le loro finiture minuziose e con un colpo secco li hanno frantumati. Si li hanno fatti a pezzettini per un solo obiettivo: avere le loro sorprese! A questo punto hanno abbandonato i cocci rotti senza rimorso e sono tornati a giocare!”
Il cioccolato aggiunge: “Dobbiamo fare qualcosa! Siamo il cibo degli dei! Non vogliamo né possiamo rimanere chiusi in un barattolo! Invecchiare qui dentro… chi l’avrebbe mai pensato? In fabbrica siamo cresciuti sentendoci ripetere che eravamo così buoni, così belli, così profumati…” e tutti i cocci di cioccolato scoppiano in un fragoroso pianto!
Lo zucchero capisce bene la delusione del cioccolato, ed escogita un piano.
La mattina seguente, come ogni mattina Luisa prende lo zucchero e lo mette in centro al tavolo per addolcire il latte dei suoi bambini e, quando tutti si sono alzati lui quatto, quatto ne approfitta e corre sulla libreria della cucina. Lì Luisa custodisce tutti i suoi libri di ricette, Zucchero vede il libro “Dolci al cioccolato”, lo afferra e lo lascia cadere a terra, aperto sulla pagina “Torta di cioccolato” poi, come se niente fosse, ritorna sul tavolo e si riposiziona nel medesimo posto.
Dopo poco Luisa torna e mentre riordina la cucina vede il libro a terra e subito pensa: “Oggi a merenda faccio una sorpresa ai ragazzi!”
Apre la credenza prende il cioccolato, lo scioglie con amore a bagnomaria e comincia ad impastarlo con gli altri ingredienti.
I ragazzi a merenda sono felicissimi e Andrea, il più piccolo dice: “Mamma che buona questa merenda! Dove l’hai comprata?”
La mamma risponde: “Tesoro è fatta con le uova di Pasqua” “Davvero – risponde il bambino – ma sono così buone le uova? E io che ho sempre chiesto l’uovo per la sorpresa!” Così la mamma prende il barattolo con le restanti scaglie lo mette a centro tavola e tutti i bambini ne assaggiano un pezzetto!
“Wow – dice Chiara – è pazzesco anche quello bianco!” Da lì in poi ogni Pasqua i bambini chiesero le uova per gustarne il cioccolato e non più per la sorpresa, ed il barattolo del cioccolato non mancò più sulle loro tavole per ogni fine pasto.
Questa favola nasce con l’intento di dare una seconda vita alle uova di cioccolato. Un modo per non sprecare tutto quel “ben di Dio”, per non dimenticarselo per mesi o anni all’interno di un barattolo. Il cioccolato infatti riempie le nostre feste pasquali, fa sorridere i nostri bambini quando lo ricevono in dono ma a differenza di altri dolci che vengono rapidamente consumati nelle feste il cioccolato subisce tutt’altro trattamento.
Sarà perché spesso se ne ricevono troppe, ogni bambino italiano riceve dalle tre alle otto uova pro-capite, sarà che il cioccolato viene visto come uno sfizio da levarsi una volta ogni tanto, sarà che tutto questo cioccolato frantumato male non si sa neanche dove metterlo perché non sta in nessun contenitore, ma sta di fatto che nelle madri nasce e si sviluppa un odio da cacao che si portano dietro per mesi!!
E allora utilizziamo la nostra creatività per ridargli vita, per cucinare una merenda golosa ai nostri bimbi e con i nostri bimbi: uniamo insieme i cocci, anche di tipologie differenti e impastiamoli con uovo, latte e burro e vi assicuro che non ve ne pentirete!
RICETTA:
· Difficoltà: bassa
· Porzioni:6
· Tempo di preparazione: 25 min
· Tempo di cottura: 25 min
Ingredienti:
· 200 gr di cioccolato delle uova di pasqua
· 150 gr di burro
· 150 gr di zucchero
· 3 uova
· 120 gr di farina
· 3 gr di lievito
· 20 gr di cacao
Preprazione:
rompere a piccoli pezzi il cioccolato (ve bene anche misto) delle uova di pasqua. Metterlo in un contenitore insieme al burro e sciogliere il tutto a bagno-maria rimestando continuamente.
A parte in una ciotola capiente montare le uova con lo zucchero fin che non avranno triplicato il loro volume e non saranno spumosissime. Adesso versare il composto di burro e cioccolato precedentemente sciolto a filo e continuare a montare il tutto. A parte miscelare la farina, il lievito ed il cacao, poi con l’aiuto di un colino versarlo a pioggia e rimestare bene il tutto con un cucchiaio. Mettere il composto in una teglia precedentemente imburrata ed infarinata e cuocere in forno a 180° per 25 minuti. Quando cotta potete scegliere se tagliarla a piccoli quadrotti classici del brownies o come nel nostro caso invece servirla come una torta leggermente spolverata da zucchero a velo. Buona, semplice da fare, ed è il piatto che meglio osanna il cioccolato delle uova.
IL SOMMELIER Stefania Bobbio CONSIGLIA:
La torta al cioccolato è assolutamente un grande classico della tradizione culinaria mondiale e porta il buon umore a tutti: grandi e piccini. In questo caso si tratta di un Brownies, dolce tipicamente americano ricco e goloso, realizzato solitamente con cioccolato fondente e nocciole. Il suo gusto è deciso e marcato ed il cioccolato in bocca sembra non finire più grazie all’importante concentrazione che vi è al suo interno. Ho quindi deciso di abbinarvi un esemplare più unico che raro di vino aromatizzato: il Barolo Chinato!
Signori se non lo avete ancora assaggiato vi consiglio di farlo prima possibile e se per pura fortuna ne conservate un esemplare in cantina vi offro una buona occasione per aprirlo e goderne immensamente.
Se foste nati in Piemonte più di 100 anni fa sicuramente avreste utilizzato questa bevande per curarvi da raffreddore, tosse e piccoli malanni. Fu infatti proprio il farmacista Giulio Cappellano che miscelo vino, zucchero, alcol etilico ed una miscela di spezie come la corteccia di China calisaia, la radice del rabarbaro e della genziana e i semi di cardamomo ne diede i natali.
Oggi è ancora prodotto negli stessi comuni in cui si da vita al Barolo; il suo colore è rosso granata intenso, al naso è ampio, etereo con sentori di china, rabarbaro, spezie e confettura, in bocca pieno, vellutato, amarognolo e con sentori vanigliati.
Emozionante da bere da solo, sublime accompagnato dal cioccolato in quanto il contrasto dolce-amaro- speziato straripa in entrambi e se abbinati si raggiunge l’estasi.