Volontariato: se gli “orecchini rosa” diventano la seconda occasione
Oltre 700 prenotazioni per il progetto benefico di Pupa di Salvo e Manuela Badino
OVADA -«Siamo partite con 40 orecchini per le amiche. Siamo arrivate a 700». Così Pupa di Salvo, la piccola artigiana ovadese che, insieme a Manuela Badino, commerciante e malata oncologica, ha dato il via al progetto degli orecchini rosa. Tutto per dare un contributo a Fondazione Cigno, la fondazione che accanto a Vela, si occupa di progetti per la qualità della vita.
«Nel processo di cura è molto importante rinforzare la parte sana – spiega Chiara Bagna, in rappresentanza della Onlus cittadina – e la fondazione ha trovato in Pupa di Salvo una sorta di simbolo. Pupa, affetta da una malattia rara, l’algodistrofia che porta dolore cronico agli arti, ha cominciato un’attività che ora sta crescendo grazie alla sua tenacia. Per noi è lei la rosa che ci aiuterà a far fiorire altri corsi». Il progetto sarà coronato sabato 8 febbraio, alle 19.30 presso “L’isola che non c’è” in via San Paolo con l’inaugurazione del negozio on line “Le Rose di Pupa”.