Un “rio bis” per sconfiggere lo spauracchio dell’Albara
Il paese ha consegnato gli aiuti ai cittadini più colpiti dall'alluvione del 21 ottobre. E scommette su un'ambiziosa opera di prevenzione
CASTELLETTO D’ORBA – Si fermeranno solo a cavallo di Natale le aziende incaricate dei lavori commissionati a Castelletto nell’ambito della somma urgenza sulla strada della Bozzolina, la borgata che vede ancora una quarantina di sfollati, e alla Crivella. Sullo sfondo un paese ancora tenuto in scacco dalla paura della pioggia, riflesso condizionato di quanto successo due mesi fa con il rio Albara. Due giorni fa Comune e Consorzio Servizi Sociali hanno provveduto a consegnare i contributi ai residenti che hanno avuto i danni maggiori ad abitazioni e garage. Si guarda però a un futuro incerto, specie sul fronte della prevenzione. “La nostra intenzione – spiegano il sindaco Mario Pesce e il vice Stefano Cavanna – è arrivare al più presto a un progetto definitivo per la messa in sicurezza del rio. Abbiamo già avuto sopralluoghi da parte di diversi ingegneri. La speranza è quella di intercettare fondi appositi. Ma la progettazione sarà a carico del nostro ente”. Una somma che può aggirarsi sui 150 mila euro per intervento da 2.500.000. “Si tratta di raddoppiare la portata del rio, evitare che l’acqua si fermi e torni indietro – aggiunge Pesce – Sono previsti golfi di espansione a monte e un percorso alternativo a vale, sotto piazzale volta, che scarichi al Lavagello”. L’ansia dei residenti è palpabile. “Abbiamo vissuto l’alluvione del ’77, dell’87, del 2014 e quella più recente. L’importante è non essere dimenticati”. (Pezzo più approfondito su “Il Piccolo” in edicola martedì 24 dicembre)