A Cristina Tacchino la “Pellicola d’Oro” per la fiction Rai “I Medici”
Originaria di Castelletto d'Orba, ha diretto le tre stagioni della serie tv trasmessa dalla rete ammiraglia
Originaria di Castelletto d'Orba, ha diretto le tre stagioni della serie tv trasmessa dalla rete ammiraglia
CASTELLETTO D’ORBA – C’è anche la firma di un’ovadese dietro al successo de “I Medici”, la serie televisiva prodotta da Rai Fiction e trasmessa sulla rete ammiraglia fino alla scorsa settimana. Originaria di Castelletto d’Orba, da anni residente a Roma ma di casa anche a Volterra, dove sono state effettuate le riprese, Cristina Tacchino ha ricoperto il ruolo di “Direttore di produzione” nelle tre stagioni del fortunato progetto realizzato dal regista Sergio Mimica-Gezzan. Un lavoro apprezzato anche dai colleghi, che lo scorso luglio hanno votato in massa la sua candidatura alla prima edizione del premio “La Pellicola d’Oro – Serie tv”.
«È stato emozionante e piacevole – dice Tacchino – essere votata da una giuria competente per quanto fatto nei mesi scorsi». Oltre agli elogi, dal Comune di Volterra sono arrivati due doni. La scorsa estate il sindaco Giacomo Santi le ha consegnato il volume “Il Palazzo dei Priori” e una stampa della città. Dopo la laurea ottenuta presso la Facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Genova, la 45enne castellettese è partita alla volta della Capitale. «Su consiglio della Titanus – prosegue – con cui ho iniziato a lavorare nel cast della miniserie “Per amore per vendetta”, mi sono trasferita a Roma. Nel mio percorso formativo ho approfondito il tema dello spettacolo, sapevo che sarebbe stata una buona strada».
Fra le collaborazioni spicca quella con il regista alessandrino Luca Ribuoldi per “Questo nostro amore”, la fiction Rai girata (nel 2011) anche nel centro storico di Ovada. «Mi contattò perché aveva bisogno di un location manager – conclude Tacchino, impegnata sul set di una grande produzione Sky ancora “top secret” –. Poco dopo, però, mi trasferii sul set di “Educazione Siberiana”. Fu un passo fondamentale per la mia carriera, non potevo dire “no” a Gabriele Salvatores per il mio primo impegno da direttore di produzione».