Ormig: una storia ovadese che guarda al futuro
Ieri l'inaugurazione della mostra che celebra alla Loggia i settant'anni dell'azienda
OVADA – Ha stimolato la transizione da un’economia incentrata sull’agricoltura a uno scenario manifatturiero e industriale. Ormig, nell’immediato dopo guerra, ha rappresentato per tutto l’Ovadese lavoro e crescita economiche, anche con le tante piccole aziende nate nel suo indotto. La storia dell’impresa fondata da Guido Testore che oggi ha settant’anni è stata ricostruita ieri nella cerimonia di apertura della mostra “… ho visto un elefante…” organizzata alla Loggia di San Sebastiano dal Comune di Ovada in collaborazione con l’Accademia Urbense. “L’elefante – ha spiegato Gemma Testore, presidente e figlia del fondatore Guido – era una vecchia gru america abbandonata in un campo che fece venire a mio padre l’idea dell’azienda. Era un uomo che aveva visione e capacità”.
“Ormig – è intervenuto il sindaco, Paolo Lantero – ha una grande identità e oggi guarda al futuro. Non ci sono in provincia tanti esempi simili”. Tra i pannelli le immagini di un passato glorioso i mezzi utilizzati per costruire il raccordo dell’autostrada A26, l’ippodromo di San Siro a Milano. Ormig ha accompagnato la ricostruzione del nostro Paese. La mostra sarà visitabile fino all’8 dicembre tutti i giorni tra le 10.30 e le 12.30 e tra le 17.00 e le 19.00.