A26, i sindaci contro Autostrade: «Incredibile la chiusura di lunedì sera»
Continua il dibattito innescato dalla decisione presa dalla Direzione di Tronco di Genova
OVADA – Continua a far discutere la decisione della Direzione di Tronco di Genova di Autostrade per l’Italia, che lunedì sera ha deciso, con poco preavviso, di chiudere in entrambe le direzioni l’autostrada A26 nella tratta compresa tra l’allacciamento con l’autostrada A10 e lo svincolo di Masone. Tante le voci che hanno alimentato il dibattito anche a livello nazionale, dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli, all’onorevole Federico Fornaro.
Oltre a qualche polemica, nata più per i disagi che hanno dovuto subire gli automobilisti, anche gli amministratori locali hanno rilasciato alcune dichiarazioni ufficiali per commentare l’accaduto. «Quello che è capitato ieri sera, con la repentina chiusura dell’A26, è incredibile – ha dichiarato il sindaco di Ovada, Paolo Lantero -. Ci vogliono soluzioni di ragionevolezza, le istituzioni devono parlarsi sia chi ha compiti di governo sia chi gestisce concessioni di natura pubblica. Non si può perdere in un istante il collegamento con la città di Genova, abbiamo tante aziende che hanno scelto il nostro territorio per lavorare e la viabilità è cruciale per loro e per tutti i nostri cittadini che guardano alla Liguria per studio e lavoro. Ci vogliono buon senso e prevenzione soprattutto in un momento di difficoltà come questo».
Anche dalla vicina Valle Stura sono arrivate reazioni univoche. «Le Amministrazioni comunali faranno tutto ciò che è nelle loro possibilità per sventare ogni rischio di isolamento – ha aggiunto Katia Piccardo, primo cittadino di Rossiglione, interpellata pochi minuti prima della chiusura effettiva -. Qualcuno un giorno dovrà delle scuse alla nostra gente». Da ieri mattina l’autostrada è riaperta nei due sensi di marcia, con una corsia a salire ed una a scendere verso il capoluogo ligure, mentre i tecnici continuano a monitorare lo stato di salute di alcuni viadotti (su tutti il Pecetti e il Fado) presenti lungo la tratta.