Se la robotica aiuta ad imparare…
Al Pertini il racconto dell'esperienza di Barbara Bruno nella ricerca a favore di bambini con problemi di apprendimento
OVADA – Immaginate un robot che ha la forma di un cancellino, una sorta di penna “2.0” che muovendosi sulla lavagna può chiarire nozioni di geografia applicando una resistenza maggiore in caso di cime montuose e scorrendo via più leggero per fiumi e torrenti. E’ uno dei progetti ai quali si sta lavorando al Politecnico Federale di Losanna. Nel gruppo di studiosi e ricercatori c’è anche Barbara Bruno, laureata in Robotics Engeeering all’università di Genova che due giorni fa ha raccontato la sua esperienza al Pertini di Ovada nell’ambito di un seminario dal titolo “Robotica e Robot per l’insegnamento: una breve panoramica”. «Posso essere – spiega Bruno – un valido aiuto all’apprendimento di bambini che particolari problemi, in modo da diminuire le differenze all’interno di una classe».
Il più avanzato tra i progetti sviluppati a Losanna in questi mesi è “Co – writer” e si rivolge agli studenti affetti da disgrafia, un disturbo che riguarda la dimensione delle lettere. «Il robot sul quale stiamo lavorando – prosegue – scrive facendo gli errori tipici di chi è affetto da questo problema. E’ l’alunno che lo segue, lo corregge e ne verifica i progressi. In questo modo lo si invoglia a proseguire in un esercizio che altrimenti abbandonerebbe alle prime difficoltà. Il trucco è proprio quello di creare situazioni divertenti che possano stemperare le difficoltà più comuni».
Il pezzo completo su l’ovadese in edicola da giovedì 19 settembre