I pendolari: “L’assessore tuteli il servizio pubblico”
Le principali associazioni delle reti liguri e i disservizi generati dalle recenti chiusure delle biglietterie su diverse tratte
OVADA –
E’ una protesta congiunta quella che le associazioni che rappresentano i pendolari sulle tratte liguri hanno avviato congiuntamente. «Nel silenzio più assoluto e nell’indifferenza totale – spiegano Comitati pendolari del Levante Ligure, della Savona Genova e della Valli Orba e Stura – le biglietterie delle linee liguri lentamente, ma neanche tanto, stanno chiudendo». Sullo sfondo quanto accaduto lo scorso giugno sull’Acqui – Genova con la definitiva chiusura dello sportello di Ovada. Puntano il dito i viaggiatori contro Trenitalia.
«Ad ogni mail di protesta – prosegue il comunicato – le risposte sono sempre le medesime : vengono in maniera seriale ed automatica snocciolati gli elenchi dei tabacchini aderenti alla vendita biglietti e segnalati il numero di macchinari aventi funzionedi biglietteria. La chiusura delle biglietterie é fonte di disservizio, che di certo non contribuisce ad aumentare gli utenti, obiettivo dichiarato e messo nero su bianco dalla Regione Liguria nel Contratto di Servizio con Trenitalia. Le forze politiche tutte, si stanno rimbalzando le colpe. La politica si sta dimenticando del servizio pubblico su ferro, non ha sotto controllo il proprio fornitore di servizi, che con il monopolio totale della rete capillare ferroviaria sta inesorabilmente facendo ciò che vuole».
Ecco perchè le associazioni si rivolgono all’assessore ai Trasporti, Giovanni Berrino. «Lo esortiamo a non subire evitando di appoggiare tali cambiamenti imposti dal colosso Trenitalia, ennesima dimostrazione della necessità di rivedere completamente le regole del Contratto di Servizio».