L’ovadese Kenneth Mazza sulla moto della giuria ai Mondiali di ciclismo
Debutto in una gara UCI per l'ex pallavolista ovadese
OVADA – Dalla Milano-Sanremo alla Tirreno-Adriatica, fino al Giro d’Italia che lo scorso maggio ha fatto tappa a Novi Ligure. Ora per Kenneth Mazza, amministratore unico dell’agenzia di viaggi Orava Travel di via Torino, si sono aperte le porte dei Mondiali di ciclismo in programma dal 22 al 28 settembre in Inghilterra, nella regione dello Yorkshire. Archiviata la fortunata parentesi con il mondo della pallavolo – memorabili, in tal senso, i successi ottenuti sul campo a fianco di Cancelli e Torrielli, fino alla storica promozione in C1 nazionale ottenuta al termine della stagione 1990/1991 e la lunga militanza di papà Mirko alla guida della società ovadese -, l’ex portacolori dell’Edil-M ha trovato nuove opportunità nel mondo delle due ruote. «Da tra anni sono motociclista per RCS Sport – spiega Mazza, pilota di una delle moto riservate ai giudici di gara -. Oltre al Giro d’Italia, svolgo questo ruolo anche nelle altre corse organizzate dall’azienda (milanese, ndr), come la Strade Bianche, la Milano-Torino, la Gran Piemonte ed il Lombardia».
Fra i ricordi e gli aneddoti di questo triennio c’è sicuramente la partenza della corsa rosa da Gerusalemme, avvenuta nella primavera del 2018, e l’arrivo della Carpi-Novi Ligure lungo il lungo il rettilineo della ex Statale 35 bis dei Giovi per celebrare il centenario dalla nascita di Fausto Coppi. «Al termine della frazione ci siamo trasferiti a Cuneo (sede di partenza della tappa successiva, ndr) – aggiunge Mazza -. Solo che, a dispetto del trasferimento effettuato dai corridori sugli autobus delle varie squadre, noi abbiamo proseguito in sella. Dopo 21 giorni in giro per la Penisola abbiamo percorso più di 7 mila chilometri, il doppio rispetto al percorso del Giro».
In attesa di tornare a percorrere le strade italiane ad inizio ottobre, l’ex pallavolista ovadese è pronto a debuttare in una gara UCI. «L’opportunità è nata dalla ricerca effettuata dall’Unione Ciclistica Internazionale in vista dell’evento – conclude Mazza -. Avevano bisogno di motociclisti che conoscono l’inglese. Da parte mia c’è felicità e un pizzico di tensione, perché sarò a stretto contatto con gli atleti in un evento che sarà trasmesso in mondovisione».