Lavoro: timidi segnali positivi
Il settore agricolo traina il trend positivo nelle assunzioni che si è consolidato nel 2018
OVADA – Mondo del lavoro? C’è qualche segnale positivo. A indicare un andamento che non ci mette del tutto al riparo dalla crisi degli ultimi anni ma che può indurre a un cauto ottimismo ci sono i dati forniti dal centro per l’impiego. La fotografia si riferisce al comparto di Acqui e Ovada, un territorio più ampio rispetto alla nostra zona. Più assunzioni nel 2018 rispetto ai dodici mesi precedenti. Parliamo di un +7.2% che colloca il dato a 7.725 contro 7.207.
Aumentano le assunzioni lampo (massimo uno o due giorni): +2.5%. In percentuale l’occupazione maschile cresce un po’ di più (8.9%) rispetto a quella in rosa (7.2%). Nel dettaglio i dati sembrerebbero confermare una sensazione degli ultimi mesi. Il settore agricolo è trainante in questo fenomeno con un +17.4%. Segue la voce “altri servizi” (+10.6) che però non comprende il commercio, comparto di cui tanto si dibatte anche in questi giorni.
«La crescita delle assunzioni va avanti da un paio d’anni ormai e si tratta di un’inversione di tendenza che, se anche non è immediatamente percepibile, tuttavia sta diventando costante – spiega Daniela Ferrari, responsabile, da un paio di mesi, anche del Centro per l’Impiego di Ovada -: le fasce più favorite sono quelle degli under 30 e degli over 60, cresciute dell’11%. Tra i dati positivi c’è anche una riduzione del precariato un po’ in tutti i settori, specie in quello edile, grazie alle novità normative che hanno ridotto la possibilità di proroghe e rinnovi dei contratti a tempo determinato. Le aziende hanno reagito ricorrendo ad assunzioni che, seppure temporanee, hanno durata maggiore che in passato, riducendo anche il part time».
A dare buoni segnali nell’Ovadese è il settore artigianale, con quello della meccanica, uno dei più caratterizzanti della nostra economia.