Omecat, tanti ovadesi al Centro per l’impiego: «Ovada terra di vini, per noi è la soluzione ideale»
L'apertura è prevista per lunedì 2 agosto nell'area industriale della Coinova
OVADA – Lascia una Genova “troppo caotica” per proseguire la crescita costante registrata negli ultimi anni. Da Sant’Olcese, località Manesseno, alla zona industriale della Coinova. A partire da lunedì 2 settembre la Omecat, azienda ligure specializzata nella realizzazione di valvole per la trasmissione di potenza di controllo del movimento, applicazioni di imballaggio e sensori elettronici, aprirà i battenti nell’area al confine tra i Comuni di Ovada e Molare, in un capannone rimasto inutilizzato per un decennio in seguito alla chiusura della ditta Genova Fashion. Si prevede una ventina di assunzioni in vista dell’insediamento dell’azienda nel Basso Piemonte. Una boccata d’aria, di questi tempi, per tutto il territorio e non è un caso se giovedì scorso si sono presentati numerosi al Centro per l’impiego di via Pietro Nenni per i primi colloqui e per una prima analisi dei curriculum raccolti.
«A far pendere l’ago della bilancia dalla parte di Ovada è stata mia mamma Tiziana – dice Francesco Berrino, titolare dell’azienda, che ha investito i 110 mila euro vinti ad Affari tuoi per acquistare due macchinari -. Conosce bene la zona, visto che alcuni parenti producevano vino da quelle parti. La nostra ditta sta crescendo molto, a dispetto di una Genova sempre più congestionata, anche a causa del crollo del Ponte Morandi. Da genovese ci soffro, ma non possiamo aspettare troppo: il mondo va veloce e noi abbiamo bisogno di un posto tranquillo. Sono fiducioso di trovarlo a Ovada, ho già parlato con il sindaco e credo che la Provincia di Alessandria sia più snella anche a livello burocratico rispetto a quella che è la nostra situazione attuale».