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    Inceneritore,
    Politica
    Elio Defrani  
    1 Agosto 2019
    ore
    08:06 Logo Newsguard
    novi ligure

    Inceneritore, per Cabella “un’opzione da non scartare”

    L'avvio della raccolta 'porta a porta' potrebbe essere posticipato di sei mesi. E la Lega propone il termovalorizzatore

    NOVI LIGURE — «Il termovalorizzatore è un’ipotesi da non scartare». Lo ha detto lunedì in consiglio comunale il sindaco di Novi Ligure Gian Paolo Cabella, rispondendo a un’interpellanza presentata dal gruppo dei Democratici sul tema della raccolta differenziata dei rifiuti. Il primo cittadino ha fatto da sponda alle dichiarazioni di Giacomo Perocchio e Marco Bertoli.

    Intervistati da Panorama, il segretario e il capogruppo della Lega pochi giorni prima avevano spiegato che «le discariche saranno sature tra pochi anni e il sistema di raccolta differenziata “porta a porta” rischia solo di procrastinare il problema». «L’impegno dell’amministrazione comunale di Novi deve essere quello di individuare soluzioni credibili, concrete, realizzabili», hanno detto, e una di queste sarebbe il termovalorizzatore, cioè un inceneritore che produca energia elettrica bruciando la spazzatura.

    La discussione è nata dal fatto che, durante l’ultima riunione del Csr, il Consorzio servizi rifiuti, il sindaco di Tortona Federico Chiodi ha chiesto un rinvio di 6 mesi dell’entrata in vigore del nuovo sistema di raccolta “porta a porta”, ottenendo il sostegno di Cabella alla proposta. La decisione sulla richiesta di Tortona sarà presa durante l’assemblea del 5 agosto prossimo. Con un’interpellanza, il centrosinistra ha chiesto di sapere se l’amministrazione comunale novese intende proseguire sulla strada del “porta a porta” (che dovrebbe partire a ottobre) oppure no.

    «Non siamo contrari per principio a questo sistema, anche perché gli obbiettivi raggiunti nei Comuni che l’hanno già adottato ci confortano – ha risposto il sindaco – Ma vorremmo valutare meglio come adattare il sistema alla realtà novese, dove ci sono molti condomìni grandi. Inoltre non ci convince il contratto di durata ventennale firmato con Gestione Ambiente [la società incaricata di effettuare la raccolta differenziata; ndr] e riteniamo non chiare le modalità di applicazione della tariffa nei confronti dei cittadini».

    Rocchino Muliere, che ha illustrato l’interpellanza per conto dei Democratici, ha avanzato perplessità sulle risposte di Cabella: «Il termovalorizzatore è sottoposto a una programmazione regionale, Novi non può decidere da sola. Ora la priorità è raggiungere il 65 per cento di differenziata, come prevede la legge, per evitare le multe che ricadrebbero sui novesi. Il metodo “Contarina” che sarebbe adottato a Novi è anche previsto nell’accordo di governo Lega-M5s». Caustico Perocchio: «Non metteteci fretta, anche la vostra amministrazione ha rimandato l’avvio del “porta a porta” a dopo il voto perché temevate fosse una scelta impopolare».

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