Ovada: l’estate senza corse podistiche
Costi in crescita e una burocrazia sempre più oppressiva hanno fatto sparire due importanti manifestazioni sportive
OVADA – Ovada punto di incontro estivo per tanti podisti del basso Piemonte e la Liguria? Non più. L’estate 2019 andrà in archivio come quella della sparizione delle manifestazioni di corsa amatoriale sul territorio cittadino. L’ultima a gettare la spugna è stata la tradizionale competizione della Soms, il trofeo Marchelli che nel suo percorso univa il centro zona con Tagliolo e Belforte. Il 2019 è anche il primo anno senza la Stradolcetto, forse la regina (assieme alla Monferrina di Rocca in programma nel fine settimana) delle corse. Anche il Gran Premio del Borgo, l’altra gara in partenza da Sant’Evasio, si è presa una pausa di riflessione. Difficoltà di organizzazione, specie per le manifestazioni con maggiore tradizione che necessitano di un numero di volontari più alto alla base delle rinunce. Ma anche un problema che si è determinato con le nuove norme sulla sicurezza per le manifestazioni pubbliche, l’interpretazione molto rigida adottata dallo scorso anno nel nostro comune. «Non si fa differenza – spiega Ugo Parodi, storico organizzatore della Stradolcetto – tra gli eventi. E così anche una corsa come la nostra è costretta a presentare il piano di sicurezza con un aggravio di costi significativo per manifestazione che faticano a far quadrare i conti e che in alcuni casi si basano sul contributo di chi le porta avanti». In altre aree della provincia di Alessandria questi problemi non ci sono. Ma basta verificare anche in diversi paesi dell’Ovadese che hanno mantenuto la loro corsa. «Non puntiamo il dito contro nessuno – prosegue Parodi – Peccato solo che si sia perso un patrimonio importante e manifestazioni che potevano ancora attirare in città centinaia di partecipanti. Magari si potrebbe adottare un’interpretazione più elastica».