Ovadese Silvanese: il mister plaude al mercato
Mario Benzi: "Rosa ampia e di qualità. La società mi ha chiesto di rimanere nella parte sinistra della classifica"
OVADA «Abbiamo preso tutti i giocatori che avevamo pensato. La società ha fatto un ottimo lavoro. Ora starà a noi. La richiesta che mi è stata fatta è quella di rimanere nella parte sinistra della classifica». Plaude alla società Mario Benzi, nuovo mister dell’Ovadese Silvanese. Ci sono i presupposti per fare bene, pur con la prudenza richiesta a una neopromossa. Sul fronte del mercato l’ultima novità è la sorpresa del trasferimento di Matteo Mezzanotte alla Novese. «I campionati sono lunghi – prosegue l’allenatore ex Acqui – E’ necessario fare punti da subito. L’organico presenta almeno due scelte per ogni ruolo». Così per la difesa i centrali Tangredi e Martinetti sono l’assicurazione in attesa di capire se Briata avrà definitivamente superato i problemi al ginocchio vissuti nell’ultimo campionato. A centrocampo, oltre a Lovisolo, ci sono i neo arrivati Porrata e Boveri. Il reparto avanzato è quello che appare più fornito. Al confermato Dentici si aggiungono gli innesti di Rosset, Giusio e Anania. Pane per la scelte dell’allenatore.
«Mi piacciono le situazioni in cui tutti i giocatori sono sulla corta. Nessuno dev’essere sicuro del posto. I giocatori più giovani dovranno essere in grado di insidiare il ruolo dei titolari». Il riferimento va anche ai due giovani provenienti dalla Rivarolese, il centrocampista Raoul Oddone e l’attaccante Andrea Cartosio, sui quali la società fa grande affidamento. Discorso simile vale anche per Alessio Barbato, l’autore del gol promozione sul campo della Fulvius. Dalla composizione dell’organico appare chiara anche l’impostazione che mister Benzi pensa di dare. «Le mie squadre – spiega – provano sempre a giocare a pallone. Speculando può arrivare qualche risultato ma alla lunga il campo ti punisce. Noi cercheremo di avere lo stesso atteggiamento contro tutte le squadre. Se poi saranno più brave di noi le applaudiremo. Mi lascia tranquillo però un fattore importante: prima che alle valutazioni calcistiche abbiamo pensato a quelle umane. Abbiamo una squadra di giocatori intelligenti prima che bravi calciatori».