Lucia Bianchi: modelle con parrucche, allegoria contro il cancro
La fotografa ovadese, insieme a dodici modelle locali, ha presentato il suo nuovo progetto nell'ambito delle manifestazioni collaterali di “Fiorissima”
La fotografa ovadese, insieme a dodici modelle locali, ha presentato il suo nuovo progetto nell'ambito delle manifestazioni collaterali di ?Fiorissima?
OVADA – L’idea è nata quasi per caso, durante una passeggiata. «Donne con parrucche colorate avvolte da lenzuoli bianchi come dee in uno spazio verde, circondato da alberi e fiori, una sorta di Eden che personalmente ho subito identificato con il bellissimo parco di Villa Gabrieli». Da lì, Lucia Bianchi, fotografa che ha nuovamente l’intenzione di dare “voce alle donne” dopo un anno sabbatico (nel marzo del 2018 fu inaugurata la mostra “Di Schiena” allestita presso la Loggia di San Sebastiano) alle iniziative del Parco del Cuore legate alla Fondazione Cigno Onlus il passo è stato breve. «Ho pensato – prosegue – in modo allegorico e figurativo alle azioni che una donna malata di cancro non può più o è limitata a fare, mi sono immedesimata nei loro pensieri e ho cercato il modo a me più familiare per poter dar vita a questo percorso della malattia. Ed eccole lì.. le mie Dee, come le chiamo io, che personificano la forza, il tempo, la musica, la delicatezza, l’arresa, il gioco, la leggerezza e altre immagini che sono arrivate di volta in volta durante il lavoro fotografico. Ci sono voluti due mesi affinché l’impegno cominciasse a dare i suoi frutti, due mesi di scatti nella cornice del parco tanto amato dagli ovadesi. Il fil rouge che unisce e lega tutto sono le piume, lette come simbolo di leggerezza e di fragilità unite alla resilienza».
Le dodici modelle, una per ogni mese dell’anno, sono Sara e Veronica Abbiati, Simonetta Albertelli, Anna Bisio, Manuella Crini, Bujkham Dashzegve, Francesca Ferrando, Ingrid Mattiazzi, Antonella Negrini, Elena Polentes, Graziella Rimondo e Barbara Vignolo. Il prossimo obiettivo, come già era successo per “Di Schiena”, è la realizzazione di un libro. C’è una frase di Rupi Kaur che Lucia ritiene possa racchiudere l’intero suo progetto, presentato sabato scorso nell’ambito delle manifestazioni collaterali di “Fiorissima”: «Progrediamo tutti noi quando riconosciamo quanto siano resilienti e straordinarie le donne intorno a noi». All’incontro erano presenti il sindaco Paolo Lantero e Roberta Pareto, insieme ad una rappresentante del gruppo di “modelle” che ha aderito all’idea. Entusiasti i referenti della Fondazione Cigno, che su Facebook hanno mostrato grande entusiasmo per l’iniziativa. «Emozionante la presentazione dell’iniziativa editoriale, sotto la nostra egida – si legge in uno dei post -, della fotografa Lucia Bianchi. ‘Disperanza’ sarà il titolo del libro con le dee-avatar che simboleggiano il passaggio resiliente dalla disperazione della malattia alla speranza di una nuova vita». Il volume con ogni probabilità sarà pubblicato il prossimo; ogni foto sarà sottotitolata da frasi particolarmente significative.